Dispari & Dispari. Dieci anni di arte dell’impegno

Dispari & Dispari Project, Reggio Emilia – fino al 15 gennaio 2016. Un decennio di lavoro presentato in una struttura industriale. Con tante opere off-site che tornano a casa per qualche settimana. E raccontano la storia di un’arte vissuta come impegno sociale.

AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
Nata nel 2006, la Dispari&Dispari si sofferma con questa mostra sul ruolo sociale che ricopre grazie alla produzione di opere per luoghi pubblici. Opere monumentali, quelle che, con Public Environment, sono state scelte fra artisti come Costantino Ciervo, Christian Eisenberger, Flavio Favelli, Peter Goi, Eva & Franco Mattes, Dennis Oppenheim, Thomas Kilpper, Zafos Xagoraris, Patrick Tuttofuoco e Alterazioni Video. Fanno parte di progetti che hanno toccato temi d’attualità come il fenomeno dell’immigrazione di massa a Lampedusa (Thomas Kilpper, 2008), il disastro di Chernobyl (Eva&Franco Mattes, 2010) o il terremoto che ha sconvolto l’Emilia (Zafos Xagoraris, 2012).
Nonostante ogni pezzo sia stato concepito per un contesto diverso da quello attuale, non vi è dispersione di senso. La galleria, nella sua struttura industriale, acquisisce con questa mostra l’aria di un museo, con quel valore ulteriore che solo un reperto d’una civiltà trasborda al contesto che la ospita. All’allestimento non serve un ordine cronologico, perché il filo conduttore che sostiene l’impianto indica un percorso preciso verso quelle azioni che l’arte può compiere prima che per se stessa, per l’uomo stesso.

ARTE E SPAZIO PUBBLICO
Public Environment è la sintesi di una lunga serie di progetti recenti nati in contesti diversi, come quello realizzato con Thomas Kilpper per il Padiglione Danese alla Biennale di Venezia del 2011, quello sulle opere incompiute degli Alterazioni Video che ha coinvolto l’intera comunità di Giare o quello più recente con Patrick Tuttofuoco presentato quest’anno al Salone del Mobile di Milano. “Sono altresì esempi evidenti che testimoniano l’impegno dei nostri artisti nel campo sociale”, sottolinea Andrea Sassi. “Ma una singola mostra non può rappresentare in tutta la sua interezza, un percorso evolutivo così complesso durato anni durante i quali abbiamo collaborato con entità molto diverse e promosso molteplici forme di espressione artistica”.

Public Environment - veduta della mostra presso Dispari & Dispari Project, Reggio Emilia 2015

Public Environment – veduta della mostra presso Dispari & Dispari Project, Reggio Emilia 2015

DIVERSAMENTE GALLERISTI
Arte e commercio forse mai come in questo momento storico s’intersecano strettamente, confondendo gli appigli identitari a cui chi si muove, cercando risposte, vorrebbe aggrapparsi. Una mano che stringendosi spesso raccoglie aria. Basti pensare ai negozi che sembrano gallerie e gallerie simili a negozi, alle differenze che tra i due a volte non si notano.
Dice Sassi: “A differenza della maggior parte dei galleristi tradizionali, che organizzano mostre attraverso un’accurata selezione di opere o avvalendosi di curatori esterni, io ho spesso prodotto dal principio la quasi totalità degli eventi presentati in galleria e in numerosi progetti off-site”. Parla di collaborazione a progetto come di quel principio cardine su cui sviluppa il rapporto con l’artista, una metodologia di lavoro che vede la galleria in sincronia con gli artisti, cosicché l’aspetto economico è limitato a mera conseguenza di quanto ci si è sforzato di fare e permangano poi opere importanti come quelle raccolte in Public Environment.

Domenico Russo

Reggio Emilia // fino al 15 gennaio 2016
Public Environment
DISPARI & DISPARI
Via Vincenzo Monti 25
3356097304
[email protected]
www.dispariedispari.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48594/public-envoirment/

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Domenico Russo

Domenico Russo

Domenico Russo è laureato in Beni Artistici, Teatrali, Cinematografici e dei Nuovi Media presso l’Università di Parma. Ha collaborato con il Teatro Lenz e con la Fondazione Magnani Rocca. È impegnato come curatore in una ricerca che lo spinge alla…

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