Richard Long a Bristol. Alla ricerca di simboli perduti

Arnolfini, Bristol – fino al 15 novembre 2015. Il land artist britannico Richard Long fa ritorno nella sua città natale. Con una grande e ambiziosa mostra personale intitolata “Time and Space”.

NASCITA DI UN CAMMINO
In un giorno del 1967, nel pieno degli anni frenetici della Swinging London, Richard Long (Bristol, 1945), giovane studente della St. Martin School of Art di Londra, percorre e ripercorre per ore lo stesso tratto di prato in uno dei tanti parchi londinesi, fino a creare un solco preciso e ben definito sul manto erboso. Si tratta di A Line Made by Walking, l’opera che inaugura la sua lunga carriera artistica.
Da quel momento il cammino sarà l’elemento fondamentale di tutta la sua produzione artistica. Le brevi passeggiate nei parchi cittadini diventeranno traversate di giorni e settimane per deserti e catene montuose.

MIMESI E SIMBOLI
Il cammino è per Richard Long un lungo processo di assimilazione all’ambiente e alla natura, di annullamento dell’io, che ha però come esito finale un’energica affermazione dell’Io, reso ancora più incisivo dal faticoso processo mimetico con cui si è misurato.
Nelle rocce disposte in riga e in ampi cerchi concentrici, in zone impervie e inaccessibili, riecheggia lo strato più arcaico dell’arte, strettamente legato al comportamento mimetico e alla produzione di simboli. La “simbolizzazione” della realtà è la modalità con cui l’uomo ha avviato il suo lungo processo di emancipazione e di appropriazione della natura. Riunire e sintetizzare una moltitudine caotica in un segno semplice e astratto richiede un carico enorme di fatica.
Le opere create dall’artista britannico in Scozia o sull’Himalaya dopo giorni di cammino, fotografate e abbandonate, non hanno nessun altro scopo se non quello di attestare la propria individualità a fronte del potere schiacciante e travolgente della natura con cui l’artista ha deciso di confrontarsi.

Richard Long, Time and Space, 2015 - photo di Luz Gallardo-Franco

Richard Long, Time and Space, 2015 – photo di Luz Gallardo-Franco

SPAZIO E TEMPO: ESTETICA TRASCENDENTALE
I simboli creati da Richard Long sono realizzati con materiali naturali grezzi – rocce, fango, erba – vanno tuttavia al di là della natura stessa. Nonostante lo stretto legame, sono da essa autonome. Abbandonati monti e deserti, le opere di Richard Long vengono esposte in galleria. Gli imponenti dipinti murali realizzati con il fango raccolto sulle rive del fiume Avon, l’enorme croce di ardesia che dà il nome alla mostra (Time and Space), le fotografie scattate e i componimenti scritti nel corso dei suoi lunghi cammini, e le immagini dipinte su grezze tavole di legno, sono le numerose declinazioni dell’intensa ricerca estetica di Richard Long.
Fare appello nel loro complesso alle due dimensioni che regolano l’universo, tempo e spazio, per intitolare una mostra che vede come protagonista il lavoro di un singolo artista, potrebbe risultare alquanto pretenzioso. Tuttavia, muovendosi tra le opere di Richard Long si percepisce immediatamente il tentativo dell’artista di condurre la sua ricerca estetica attraverso le due dimensioni di tempo e spazio, prive di ogni specificazione, nella loro indeterminatezza.

Felice Moramarco

Bristol // fino al 15 novembre 2015
Richard Long – Time and Space
ARNOLFINI
16 Narrow Quay
+44 (0)117 9172300
[email protected]
www.arnolfini.org.uk

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Felice Moramarco

Felice Moramarco

Felice Moramarco, 1987, vive a Bologna. Laureato in Filosofia con Giovanni Matteucci. Si occupa di arte ed estetica contemporanea. I suoi autori di riferimento sono Adorno, Benjamin, Gehlen, Kant.

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