Jing Shen. Pittura cinese a Milano

PAC, Milano – fino al 6 settembre 2015. Una collettiva di venti artisti cinesi propone di mostrare non solo gli attimi rappresi di una gestualità pittorica, ma anche l’attitudine alla ricerca, alla scoperta di codici compositivi che possano rimanere sospesi nel tempo. Tra performance, disegni, digital art e proiezioni.

COSA VUOL DIRE JING SHEN?
Il titolo della mostra, Jing Shen, sembra rimandare non a un idioma né a un’espressione disciplinata, quanto piuttosto a una formula che intende imprimere, definire un moto interiore codificabile e sotteso allo statuto dell’arte cinese di diverse generazioni, autori nati tra il 1944 e il 1968. Artisti più o meno noti, da Yan Pei Ming a Kan Xuan a Zhao Zhao.
Secondo i curatori, l’associazione di due parole come jing e shen significa rievocare una “consapevolezza del gesto”, ma anche “forza interiore”, e dovrebbe ricollegarsi, descrivere il momento che nella pittura classica, anche di matrice buddista e taoista, precede l’atto pittorico.

UNA MOSTRA SOTTO CONTROLLO
Nonostante il titolo della raccolta tenda a ricostituire una sorta di apice del lavoro preparatorio da parte dei venti artisti proposti al PAC – formazione che viene sviluppata prima di affrontare la produzione di un’immagine – i lavori in mostra si presentano come una vera e propria successione controllata, molteplice di passaggi che proseguono e proiettano in avanti qualsiasi ricerca meditata della consapevolezza.
Tra dipinti di grandi e piccole dimensioni, campi figurativi e tele ricurve dalle tensioni astratte, si distribuiscono con un certo agio, seguendo distribuzioni allestitive ben alternate: video di performance, disegni onirici, griglie meditative, fotografie e trittici apotropaici. Una sorta di cosmogonia dell’universo artistico cinese in cui il soggetto del percorso non sembra la ricerca di un quid in nuce, perpetrato omogeneamente, all’interno di qualsiasi gesto produttivo, quanto piuttosto la scoperta della forza che da esso ne scaturisce e il controllo susseguente delle innumerevoli complessità.

Jing Shen – veduta della mostra presso il PAC, Milano 2015

Jing Shen – veduta della mostra presso il PAC, Milano 2015

LA PITTURA È ANCHE IN VIDEO
Nella stasi preparatoria che costituisce l’itinerario di Jing Shen, il video della performance Mr Hungry di Tang Dixin risuona come un monito, un manifesto a prescindere che paventa con immediatezza l’incapacità dell’artista di perforare, di rendere proprio fino in fondo lo spazio bianco, intonso e racchiuso dalle pareti della galleria. Una superficie bianca come una tela, incisa a colpi di ramponi e percorsa interamente senza mai appoggiare i piedi a terra.
Nella sezione espositiva più oscura, al piano terra, risplendono la presentazione e il proiettore di Lee Kit con It was Tom, lavoro del 2014 nel quale, ancora una volta, come nel video-performance precedente, il supporto narrativo e compositivo si trasforma in una testimonianza di scorrimento.
In un passaggio di stato. Poco distanti dall’oscurità di una parete completamente nera rilucono le pagine di Su Xiaobai, mentre sul versante opposto, immerso nel buio attrattore della sezione, il trittico di tele oscure di Guo Hongwei, The Array of Light, commissionato appositamente per la mostra, fa risplendere le finestre di una città che rapprende la pittura nella non-distinzione di un sapiente riflesso.
Un legame silenzioso che accompagna al piano ammezzato, tra le linee temporali di Li Huasheng  e il lungo ciclo di libri dei sogni di Qiu Zhijie.

Ginevra Bria

Milano // fino al 6 settembre 2015
Jing Shen. L’atto della pittura nella Cina contemporanea
a cura di Davide Quadrio, Ilaria Bonacossa, Diego SileoMassimo Torrigiani, Defne Ayas, Domenico Piraina
artisti in mostra: Birdhead, Chen Shaoxiong, Ding Yi, Guo Hongwei, He Xiangyu, Kan Xuan,  Lee Kit, Li Huasheng, Li Shurui, Liao Guohe, Lin Ke, Qiu Zhijie, Su Xiaobai,  Tang Dixin, Wang Gongxin, Wu Chi-Tsung, Xu Zhen, Yan Pei-Ming, Zhang Enli, Zhao Zhao
Catalogo Silvana Editoriale
PAC
Via Palestro 14
02 88446359
www.pacmilano.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/46198/jing-shen-latto-della-pittura-nella-cina-contemporanea/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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