Kapwani Kiwanga. Epistemologia urbana a Milano

Viafarini, Milano – fino al 16 luglio 2015. La prima personale in Italia all'artista canadese Kapwani Kiwanga si avvicenda attraverso gestualità fisiche: rituali di misure territoriali. Un percorso che offre i metri quadri alla Fabbrica del Vapore a testimonianza di modalità rappresentative pure.

Kapwani Kiwanga (Hamilton, 1978; vive a Parigi) è un’antropologa, una teorica di religioni comparate, una geografa e infine un’artista. Con Mediated Measures, prima personale italiana a cura di Simone Frangi, l’artista dalle origini africane assume il registro tattile, “il toccare, lo sfiorare, il palpare come modalità minima di relazione con un contesto urbano: il tessuto milanese, frangia estrema della dorsale economica definita Blue Banana e prototipo di quel corridoio europeo tra Manchester e Genova punteggiato da anonime megalopoli, viene misurato utilizzando il corpo come struttura di mediazione”. rimarca il curatore.
Alla Fabbrica del Vapore le tracce di un’esplorazione antropologica cittadina, profondamente territoriale, urbana promossa da Kiwanga si trasformano in testimonianze dirette della fisicità con la quale l’artista esplora il corpus, il volume di alcuni snodi milanesi. Attraverso un percorso allestito come un tempio, strutturato attraverso fotografie di una performance, sedie, guanti, segni sismografici di altezze tracciate a parete e la ricostituzione di una mappa della città rendono ogni visitatore lo spettatore di un modello ricognitivo culturale. Un itinerario inserito in un contesto epistemologico che, come sottolinea Frangi, “l’artista utilizza con l’obiettivo di liberare la ‘produzione di conoscenza’ da pregiudizi di valore, dissolvendo la separazione rigida tra le discipline e i diversi registri del sapere”.

Kapwani Kiwanga - Mediated measures – veduta della mostra presso Viafarini, Milano 2015

Kapwani Kiwanga – Mediated measures – veduta della mostra presso Viafarini, Milano 2015

Kiwanga, intervistata un paio di giorni prima rispetto all’opening della sua personale, rivela: “Ritenere che il corpo possa rappresentare uno standard universale di misurazione è praticamente impossibile. Ma quel che maggiormente mi interessa – ed è il punto di partenza utilizzato per questa personale – è scoprire quanto il corpo sia diventato parte integrante di queste misurazioni e che, per proprio a causa di questa inevitabile presenza, le unità con le quali quantifichiamo il mondo non possano raggiungere una misura assoluta, scientifica e oggettiva, se non solamente secondo un certo grado”.
Questo pensiero si riversa assoluto, adagiandosi nei percorsi di alcuni interventi performativi protratti dall’artista come protocolli, durante la propria permanenza a Milano. Dalla raccolta di alcune sedie, come elemento plasmante delle posture dei nostri corpi, estratte da diversi ambiti di riferimento e analizzate formalmente come habitus, come componenti liminali tra mondi e persone. Alla performance di auscultazione tattile, da parte dell’artista canadese, avvenuta in Stazione Centrale, attraverso purissimi, bianchissimi, asettici guanti da restauratore; accessori che hanno rappresentato un filtro impossibile tra Kiwanga e non solo la storia della superficie, ma anche la difficile emergenza dei profughi aiutati dalle autorità competenti a pochi metri di distanza.

Kapwani Kiwanga - Mediated measures – veduta della mostra presso Viafarini, Milano 2015

Kapwani Kiwanga – Mediated measures – veduta della mostra presso Viafarini, Milano 2015

Tutto è basato sul nostro corpo, così come il nostro linguaggio di prossimità, è difficile ottenere una misura oggettiva nel momento in cui il nostro metro di osservazione del mondo restano i nostri occhi, le nostre mani e via discorrendo. Io parto dall’assunto che ogni misura sia fonte, espressione di una soggettività”.

Ginevra Bria

Milano // fino al 16 luglio 2015
Kapwani Kiwanga – Mediated measures
a cura di Simone Frangi
VIAFARINI C/O FABBRICA DEL VAPORE
Via Procaccini 4
02 66804473
[email protected]
www.viafarini.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/45975/kapwani-kiwanga-mediated-measures/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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