Rubens privato. Il miglior motivo per andare ad Anversa

I ritratti più intimi del grande pittore fiammingo sono in mostra alla Rubenshuis fino al 28 giugno. Mentre fino al 19 luglio si racconta la moda di Dries Van Noten. E poi molto altro: per un weekend ad Anversa, fuori dalle solite rotte turistiche.

Anversa è una delle principali mete europee per i viaggiatori gourmand. La città belga è anche destinazione culturale grazie ai numerosi musei e fino al 28 giugno c’è un motivo in più: la mostra Rubens privato, inaugurata a fine marzo presso la Rubenshuis, la grande dimora dell’artista. La mostra riunisce per la prima volta oltre quaranta opere: ritratti dei cari e della famiglia del noto ritrattista barocco che tanto ha amato l’Italia, restituendone una visione privatissima.
C’è una netta differenza tra questi dipinti e quelli che siamo abituati a vedere”, afferma Ben Van Beneden, curatore della mostra. “Nessuna di queste opere è stata pensata per essere esposta, sono tutte prive di quei fronzoli che spesso i committenti richiedevano”. Continua ancora Van Beneden: “A richiedere le opere di Rubens era la Chiesa, gli ordini religiosi, praticamente tutte le famiglie reali d’Europa”.

Pieter Paul Rubens, Clara Serena Rubens, 1618 - Vienna, Liechtenstein

Pieter Paul Rubens, Clara Serena Rubens, 1618 – Vienna, Liechtenstein

Questo a far meglio comprendere quanto rigore ci fosse dietro le sue opere, quanto dovere istituzionale: è chiaro così il valore di una mostra che riunisce in un allestimenti scuro ed essenziale non solo le opere intime e le bozze di Pieter Paul Rubens (Siegen, 1577 – Anversa, 1640), ma anche ritratti che altri pittori hanno dedicato a lui e ai suoi famigliari. Conclude il curatore: “Rubens non era soltanto un brillante pittore, era senza dubbio l’artista più versatile della sua epoca, un dotto. Dopo il 1585 Anversa diventò il principale centro europeo della Controriforma. Il ruolo di artista religioso è chiaramente il suo aspetto più noto, ma ci ne sono molti altri. Questa mostra lo testimonia palesemente”.
Ma se visitate Anversa e avrete voglia di comprendere a fondo l’epoca, il contesto e l’arte di Rubens, non potrete di certo perdervi, oltre al Museo Mayer van den Bergh, la celeberrima Rubens’ Walk, che ripercorre le tappe fondamentali del pittore ad Anversa, alla Chiesa di San Carlo Borromeo; dal Museo Plantin-Moretus alla Rockox House, che detiene una serie di suoi dipinti; e ancora la Chiesa di San Giacomo, sede della sua tomba.

Museo Mayer van den Bergh, Anversa

Museo Mayer van den Bergh, Anversa

Certamente Anversa è una città ricca di sfaccettature, interessata (assieme a tutta la regione delle Fiandre) come poche altre in Europa ad accogliere colti turisti con diverse tipologie di interesse (con il MAS, il Museo del Mare, o con il ModeMuseum, che fino al 19 luglio ospita la mostra nello stilista belga forse più noto, Dries Van Noten, fino al Museo d’Arte Contemporanea MuHKA, e molte altre realtà ancora) e di palato. Ma questa è un’altra storia ancora.

Simone Zeni

Anversa // fino al 28 giugno 2015
Rubens privé
a cura di Ben Van Beneden
RUBENSHUIS
Wapper 9-11
+32 (0)3 2011555
[email protected]
www.rubenshuis.be

Anversa // fino al 19 luglio 2015
Dries Van Noten – Inspirations
MODEMUSEUM
Nationalestraat 28
+32 (0)3 4702770
www.momu.be

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Simone Zeni

Simone Zeni

Giornalista di lifestyle, è senior web editor di Fine Dining Lovers. Attualmente, oltre che con Artribune, collabora con Wu Magazine, Club Milano e Wired. Tra le mostre a cui ha lavorato: Da Fuori (Castello Sforzesco, Vigevano, 2015), Pneuma03 (PlasMa, Milano,…

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