Il mondo surreale di Etam Cru sbarca a Roma

Etam Cru. Un nome che racchiude due personalità artistiche forti ma in costante dialogo tra loro e che rievoca un fortunato incontro avvenuto presso l’Accademia d’Arte di Lodz, in Polonia, dove due ragazzi – Bezt e Sainer, rispettivamente classe 1987 e 1988 – si ritrovarono a studiare insieme pittura, serigrafia, illustrazione e design grafico. Da allora la […]

Etam Cru. Un nome che racchiude due personalità artistiche forti ma in costante dialogo tra loro e che rievoca un fortunato incontro avvenuto presso l’Accademia d’Arte di Lodz, in Polonia, dove due ragazzi – BeztSainer, rispettivamente classe 1987 e 1988 – si ritrovarono a studiare insieme pittura, serigrafia, illustrazione e design grafico. Da allora la strada percorsa dai due artisti è stata lunga, ma soprattutto tanti sono stati i muri dipinti in svariate parti del mondo, dal momento che, a una prima attività svolta prevalentemente in Paesi europei quali Bulgaria, Germania, Portogallo e Italia, ha fatto seguito un’importante e intensa attività artistica negli Stati Uniti, che li ha inseriti a buon diritto tra le più interessanti e affascinanti novità della street art internazionale.
La caratteristica dei lavori realizzati da Bezt e Sainer risiede innanzitutto nelle enormi dimensioni delle opere murali, nelle quali l’espressionismo e l’accuratezza del tratto di ogni singolo dettaglio si fondono in grandiose rappresentazioni urbane dal forte impatto visivo oltre che simbolico. Ma al di là delle dimensioni, le loro opere stupiscono per l’utilizzo di tinte accese e per quella peculiare capacità di accostare in un universo unico personaggi spesso grotteschi o dai tratti emaciati a elementi o contesti surreali, onirici e a volte fiabeschi. Basti citare, una per tutte, la grande rappresentazione realizzata a Richmond in Virginia, in cui una pallida e smunta figura femminile è immersa in un coloratissimo e sgargiante barattolo di marmellata di fragole.

Etam Cru a Roma - photo Carlo Taccari

Etam Cru a Roma – photo Carlo Taccari

A Roma, per la prima mostra personale italiana curata da Marta Gargiulo presso la Galleria Varsi, il duo di artisti polacchi ha realizzato in omaggio alla città, tra i palazzi del quartiere compreso tra via del Pigneto e via Ludovico Pavoni, un murale di una trentina di metri raffigurante un personaggio baffuto che, nell’atto di sorseggiare del caffè, emerge da un grande bidone della spazzatura. L’immensa parete, realizzata in una settimana circa, vuole riportare lo spettatore verso la dimensione quotidiana del vivere individuale fatta di piccoli e abituali gesti, ma altresì sottolineare l’invadenza della grande massa di rifiuti che fisicamente e metaforicamente ci circondano, irrompendo nella quotidianità di ciascuno di noi.
La scelta stessa della location in cui realizzare l’opera è derivata da un desiderio di rilancio del quartiere, nella certezza che la street art possa trasformarsi in uno strumento di riqualificazione  urbana e sociale.

Angelica Gimbo

Roma // fino al 28 dicembre 2014
Etam Cru – Bedtime Stories
a cura di Marta Gargiulo
GALLERIA VARSI
Via di San Salvatore in Campo 51
06 68309410
[email protected]
www.galleriavarsi.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/39563/etam-cru-bedtime-stories/

 

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Angelica Gimbo

Angelica Gimbo

Angelica Gimbo (Messina, 1987), trasferitasi a Roma nel 2005, ha conseguito la laurea in Studi Storico Artistici presso l'Università La Sapienza con una tesi riguardante il tema del mancinismo in Alighiero Boetti e Roland Barthes. Iscrittasi successivamente alla Scuola di…

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