Essere o dover essere: il selfie consapevole di Richard Dupont

Eduardo Secci Contemporary, Firenze – fino al 30 dicembre 2014. La lotta, non eterna ma abbastanza aspra, fra autoritratto e selfie. E il newyorchese Richard Dupont nel mezzo, fra approccio tradizionale e mezzi ultratecnologici...

Se con ‘autoscatto’ siamo soliti intendere la figura riflessa della nostra persona, allora non si può certo definire in questo modo oggi l’abusato termine ‘selfie’. È diventato semmai lo specchio dell’immagine di una “situazione”, la cui autenticità  è direttamente proporzionale alla misura della presunta realizzazione messa in atto da ciascuno. Per riabilitarne l’attendibilità perduta, Richard Dupont (New York, 1968) compie un cosciente salto all’indietro. Servendosi di una futuristica operazione di scansione digitale e stampa 3d del proprio corpo, dimostra come il concetto d’identità possa evolversi, o all’occorrenza anche involversi, in risposta agli stimoli della società. L’analisi anatomica dell’artista procede così nel dispiegare una poliedrica mappatura d’impronte, calchi primordiali volti a ridefinire retro-attivamente i termini dell’autoritratto, nobilitandolo all’insegna di una ritrovata e genuina (s)oggettività artistica.

Sarah Venturini

Firenze // fino al 30 dicembre 2014
Richard Dupont – Selfie
a cura di Marco Bazzini
Eduardo Secci
Via Maggio 51r
055 283506
[email protected]
www.eduardosecci.com

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/37883/richard-dupont-selfie/

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