PAC di Milano. Le mostre della stagione 2014/2015

Il Padiglione di via Palestro affida la propria programmazione a una sola mostra. Un percorso che, fino al 6 gennaio, presenta decine di artisti italiani interpreti di grammatiche e prassi del cinema. Dai De Serio ad Alterazioni Video, da Invernomuto a Rä di Martino.

A Milano, l’11 ottobre, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, inaugura Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia, collettiva commissionata dal nuovo comitato scientifico del Padiglione che riunisce opere di giovani artisti italiani, narratori di conclamate corrispondenze tra le due dimensioni visive. Come rimarca Diego Sileo, conservatore del PAC, “si è però deciso di limitare il campo d’indagine all’arte italiana perché la mostra inaugura in occasione della X Giornata del Contemporaneo, indetta per sabato 11 ottobre da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, di cui il PAC è socio fondatore, e sin dalla prima edizione noi abbiamo sempre riservato – con una certa tenacia e un’invidiabile costanza – la nostra mostra autunnale alla promozione esclusiva dell’arte italiana, realizzando mostre di soli artisti italiani o che comunque vivono e lavorano in Italia sin dai loro esordi. Quest’anno abbiamo voluto esagerare e gli artisti scelti sono addirittura una sessantina. La mostra è la più ampia panoramica mai realizzata in Italia su questi temi e non possiamo pertanto che augurarci di avere un’altrettanto ampia risposta di pubblico e, soprattutto, che il nostro sforzo possa costituire un valido e utile tassello nella ricerca e negli studi in materia”.

Stanze - Gianluca e Massimo De Serio

Stanze – Gianluca e Massimo De Serio

Negli spazi, la mostra si sviluppa su tre piani. Tre aree che si muovono intorno all’idea di opera filmica. Il primo livello, quello cinematografico, trasforma il PAC in un multisala con un programma di film d’artista proiettati in veri e propri mini-cinema realizzati ad hoc per la mostra. Le opere, raccolte in serie e per temi, avranno soprattutto carattere narrativo: produzioni di artisti che lavorano nella cornice dell’arte contemporanea o meta-film, appartenenti all’ampia categoria del cinema sperimentale. Il secondo livello, quello delle installazioni, contiene opere che instaurano relazioni con il linguaggio e l’immaginario cinematografico e funzionano come declinazioni, traduzioni o presupposti dei lavori filmici. Il terzo livello, quello performativo, proporrà performance come dispositivi dal vivo di immagini in movimento, presentando progetti che sfondano la dimensione dello schermo, oppure creano relazioni multimediali o ancora analizzano e sottolineano, reinterpretandoli, elementi specifici del cinema.

Invernomuto - Holedigger, Giardino dei Lauri

Invernomuto – Holedigger, Giardino dei Lauri

Glitch proseguirà fino al 6 gennaio, tra film, installazioni, fotografia e performance, realizzate da artisti italiani negli ultimi quindici anni, dal 2001 al 2015, con pochissime eccezioni che suggeriscono antecedenti e contrappunti. Il titolo si rifà al linguaggio dell’elettronica e del digitale: il glitch è una distorsione, un’interferenza non prevista all’interno di una riproduzione audio o video, un’onda breve e improvvisa che dura un istante e poi si stabilizza. Un momento inatteso che può diventare rivelatore, come possono esserlo le opere in mostra: tracce di un territorio i cui confini sono in costante via di definizione, tesi e sfumati tra diversi sistemi critici, di produzione, distribuzione e fruizione. Dallo stravolgimento dei formati cinematografici nei Turbo Film di Alterazioni Video al contrasto tra archeologia e fiction documentato da Rä di Martino; dalle icone hollywoodiane del Caligola di Francesco Vezzoli alla precarietà del quotidiano nel Totò Nudo di Diego Perrone; dalla compostezza radicale dei Fratelli De Serio alle sperimentazioni del duo piacentino Invernomuto; dalle immagini sofisticate, dense ed evocative di Yuri Ancarani ai lavori partecipativi di Marinella Senatore.

Marinella Senatore - Piccolo Caos, 2013

Marinella Senatore – Piccolo Caos, 2013

La mostra”, riprende Sileo,“è nata su commissione del nuovo comitato scientifico del PAC, che ha affidato a Davide Giannella, giovane ricercatore che da alcuni anni cura una sezione del Milano Film Festival dedicata al territorio liminale dell’Art Cinema, l’incarico di documentare le relazioni di linguaggio e contesto tra arte e cinema in Italia, che oggi più che mai sembrano caratterizzare e influenzare il lavoro di moltissimi artisti contemporanei. L’intento è quello di voler provare a fare il punto della situazione all’interno di un ambito decisamente affollato e molto più complesso di quanto si possa pensare”.

Ginevra Bria

Milano // fino al 6 gennaio 2015
Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia
a cura di Davide Giannella
PAC
Via Palestro 14
02 88446359
www.pacmilano.it

 

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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