Una valle alpina e un palazzo dal fascino ombroso. Videoarte a Stampa

Un palazzo storico, oscuro e fascinoso, si anima grazie all’intervento site specific di dieci artisti svizzeri. In un’atmosfera atavica e fuori dal tempo. Succede a Palazzo Castelmur, a Stampa, fino al 20 ottobre.

Una terra di passaggio, di straordinaria bellezza, attraversata da un turismo frettoloso in cerca di altro, lassù oltre il passo del Maloja dove si allineano la natura e la mondanità di St. Moritz e dell’Engadina. Rallentando il passo vale invece la pena fermarsi in Val Bregaglia – in Svizzera, al confine con l’Italia – dove il paesaggio è la fonte principale di sostentamento di una popolazione semplice e molto legata al proprio territorio.
Sono tanti i grandi nomi della storia dell’arte che hanno vissuto e lavorato in Bregaglia: Giovanni Segantini, la famiglia Giacometti (su tutti, Alberto), Varlin. E oggi sono ancora numerosi i pittori e gli scultori legati, per nascita o adozione, a questa valle. Una sorta di orgoglio o di Heimat artistica si respira ovunque. Arte e paesaggio sono legati qui da un rapporto di contiguità e contaminazione reciproca. A confermare questa sensazione condivisa vi è l’ormai tradizionale appuntamento di Arte Hotel Bregaglia, l’evento giunto alla quarta edizione che anima un albergo del 1875, mai rinnovato del tutto. A cui quest’anno si è aggiunta l’esposizione Video Arte Palazzo Castelmur, curata da Luciano Fasciati e Céline Gaillard, nel pittoresco paesino di Coltura.

Video Arte (frölicher|bietenhader) - veduta della mostra presso Palazzo Castelmur, Stampa 2013 - photo Ralph Feiner

Video Arte (frölicher|bietenhader) – veduta della mostra presso Palazzo Castelmur, Stampa 2013 – photo Ralph Feiner

Attraverso video molto diversi tra loro, i dieci artisti coinvolti rendono emozionante e ricca di pathos la scoperta della storia del palazzo e della valle. La varietà di stili e di arredi del palazzo unita alla storia di una valle pressoché sconosciuta come la Bregaglia ha saputo stimolare gli artisti a più livelli. Buio e lucentezza si rincorrono negli spazi del palazzo grazie ai 17 interventi in grado di rompere il concetto spazio-tempo in una sensazione di continuum che proietta lo spettatore in dimensioni nuove e inattese.
Si passa così dal corridoio di ingresso, dove su tre schermi scorre l’avventura del corrimano che dal Piz Duan (a oltre 3.000 metri di altitudine) scende fino alla Maira, al silenzioso cane che si muove pigramente nella sua cuccia. Oppure dall’orologio acefalo che naviga per l’Europa al filo di lana locale che una mano paziente raggomitola con calma e concentrazione. Il Palazzo Castelmur, disabitato, piuttosto scuro, con il suo stile e gli arredi rimasti intatti, si anima e si illumina, in un forte contrasto fra antico e moderno. Ma, come afferma il suo custode, Gian Andrea Walther: “Questo è il bello, perché ai tempi, quando è stato costruito, era modernissimo, qualcosa di mai visto a queste latitudini. Quindi l’intervento è sì qualcosa di molto nuovo, ma va veramente bene perché fa riacquistare valore al Castelmur, perché gli artisti si sono confrontati con le tappezzerie, con i mobili, con la storia del palazzo e con la storia della valle e dei suoi abitanti”.

Luisa Castiglioni

Coltura // fino al 20 ottobre 2013
Video Arte Palazzo Castelmur

a cura di Luciano Fasciati e Céline Gaillard

artisti: Judith Albert, Karin Bühler, Evelina Cajacob, frölicher|bietenhader, Gabriela Gerber e Lukas Bardill, Eric Lanz, Zilla Leutenegger, Sissa Micheli, Christoph Rütimann, Simone Zaugg
PALAZZO CASTELMUR
[email protected]
www.palazzo-castelmur.ch

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