Inganni geometrici. Matthias Bitzer da Minini, Francesca

Matthias Bitzer installa la propria personale da Francesca Minini per la terza volta. Dipinti, sculture metalliche, installazioni al neon e modifiche strutturali della galleria rievocano il concetto spaziotemporale di momento. Nel vissuto di Emily Dickinson. Fino al 9 novembre, a Milano.

Lo spazio di Francesca Minini prende il volto di un insieme solido, tagliato da percezioni, da velature geometriche. Matthias Bitzer (Stoccarda, 1975; vive a Berlino) entra per la terza volta nelle sale di zona Ventura. Dal titolo Amherst/Ether/Field, la personale si presenta come la mostra più completa che l’artista abbia mai realizzato in Italia. Le ripartizioni geometriche a lui congeniali si trasferiscono dall’universo pittorico a quello scultoreo a quello architettonico, addolcendo i confini in espansione della galleria.
A partire da una rilettura delle visioni di Emily Dickinson, proprio come suggerisce il titolo della mostra, Bitzer fa ruotare l’intero percorso attorno all’installazione pittorico/murale Leimakides (my mind is moving but my body lies still), 2013. Tra sculture lineari e installazioni a soffitto, l’uso del neon, invece, sottolinea di riflesso l’attenzione che l’artista pone alla trasformazione prospettica delle pareti, tra tagli di colore verticali, intersecazioni ortogonali e l’incurvatura degli angoli prima che tocchino il pavimento.

Ginevra Bria

Milano // fino al 9 novembre 2013
Matthias Bitzer – Amherst/Ether/Field
FRANCESCA MININI
Via Massimiano 25
02 26924671
[email protected] 
www.francescaminini.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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