La condensazione e il riflesso di una Hybrid Naples

Continua il ciclo delle mostre in corso per “Hybrid Naples: l’ordine delle idee deve procedere secondo l’ordine delle cose”. Dopo l’intervento di Max Frisinger e Shana Moulton, è la volta di Christian Waldvogel ed Eric Wesley. Fino al 27 luglio 2013, presso la Fondazione Morra Greco.

Eterogeneo e dalle molteplici sfaccettature è il progetto, curato da Jörg Heiser, che si compone di quattro esposizioni, ciascuna delle quali presenta due personali, così come mutevole e ibrido è il contesto in cui sono inserite. Napoli è un risultato mai portato a termine di contaminazioni sempre attive, un panorama aperto in cui nulla potrebbe rimanere fermo e che non si può evitare di prendere in considerazione.
Christian Waldvogel (Zurigo, 1971) parte dalla cosmologia di Giordano Bruno e la include nella sua personale ricerca concettuale che interessa il pianeta Terra. Facendo un passo indietro, abbraccia le teorie del filosofo napoletano e allarga la sua riflessione all’intero cosmo. Quando la legge che regola l’universo si può identificare con la parola ‘casualità’; a individuare una metaforica genesi dei pianeti è l’immagine di una goccia di paraffina, che in modo ricorrente e incidentale cade su un asse rotante al centro del quale va a delinearsi una forma sferica. Ipotizzando e dando forma ad altrettanti numerosi pianeti per quante stelle riusciamo a vedere, si procede alla formazione di un immaginario sistema solare che sarà possibile seguire durante il periodo dell’esposizione stessa. Come processo in itinere, agli occhi dello spettatore si sviluppa l’immagine di possibilità non esplorate.

Eric Wesley, Day Job

Eric Wesley, Day Job

Differente è, invece, l’approccio di Eric Wesley (Los Angeles, 1973), che con Knight proclama il manifesto di una ibridazione volutamente ricercata. L’immagine di un cavaliere medievale è stata riprodotta per manifestare visivamente quello che attraverso la costruzione e la scelta del materiale viene eluso. In questo modo, forma e contenuto si contrastano mettendo in piedi una figura scintillante e fortemente provocatoria. Il cavaliere rimane fermo ma sembra sul punto di muovere passi in rivendicazione di una identità che sia inclusiva di aspetti che sono, apparentemente, inconciliabili. Wesley mostra così uno sguardo più lucidamente ironico e disinvolto nell’includere prospettive divergenti in un’unica visione d’insieme.
Le voci di Christian Waldvogel ed Eric Wesley sono rispettivamente la condensazione e il riflesso di uno scenario partenopeo le cui contaminazioni, pur risalendo a tempi lontani, si fondono tutt’oggi con il pensiero contemporaneo che, quando è attento all’ordine delle cose, riesce a procedere attraverso l’ordine delle idee.

Arianna Apicella

Napoli // fino al 27 luglio 2013
Hybrid Naples – Christian Waldvogel & Eric Wesley
a cura di Jörg Heiser
FONDAZIONE MORRA GRECO
Largo Avellino 17
O81 210690
www.fondazionemorragreco.com

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Arianna Apicella

Arianna Apicella

Arianna Apicella (Salerno, 1993) ha studiato presso il liceo classico Torquato Tasso. Attualmente è iscritta all’Università degli Studi di Napoli l’Orientale dove studia cinese e inglese. Appassionata alla letteratura e alle arti visive, ha sperimentato il disegno fumettistico, l’approccio al…

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