Alla ricerca della perduta identità. Il caso emblematico di Urs Lüthi

Dopo oltre trent’anni di assenza, finalmente torna a Torino, alla Galleria Opere Scelte, l’artista svizzero Urs Lüthi. Con la volontà di instaurare un dialogo tra la sua produzione più nota e quella meno conosciuta. Fino al 5 aprile.

Urs Lüthi (Lucerna, 1947) è indefesso sperimentatore, pioniere della Body Art e dell’arte concettuale, utilizza mezzi espressivi variegati, in primis la fotografia ma anche le installazioni, performance, video, sculture, dipinti e grafica. Il messaggio che intende veicolare attraverso i suoi lavori, tuttavia, è unitario e attiene alla riflessione sull’identità, di se stessi e degli altri, e più in generale sulla condizione umana, che declina in diverse sfumature: ironiche-autoironiche, introspettive, giocate sulle ambivalenze.
Tutto ciò ben emerge nell’esposizione a Opere Scelte, dove vengono proposte le opere fotografiche degli Anni Settanta e i dipinti degli Anni Ottanta, con un appendice sulla sua produzione grafica. In tal senso sono esemplari il “trittico” fotografico Il clown, la zingara e il mare e l’acrilico su tela Italian Interieur.

Milena Zanotti

Torino // fino al 5 aprile 2013
Urs Lüthi
OPERE SCELTE
Via Matteo Pescatore 11d
011 5823026
[email protected]
www.operescelte.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati