Eros e Thanatos. Dalla New York underground a Modena

La Galleria Civica di Modena presenta l’opera di tre artisti poco conosciuti in Italia: Peter Hujar, Mark Morrisroe e Jack Smith. Per scoprirli c’è tempo fino al 27 gennaio. Sarà l’occasione per superare anche alcune fastidiose dicotomie.

Il primo dato che accomuna Peter Hujar (1934-1987), Mark Morrisroe (1959-1989) e Jack Smith (1932-1989) è la morte, causata per tutti e tre da complicanze legate all’Aids e avvenuta tra il 1987 e il 1989. Certo, non è usuale partire dalla fine. Ma questa è una storia che non è mai stata raccontata in questi termini, complice il diffuso oblio che circonda l’opera dei protagonisti.
I tre vissero la stagione della New York underground tra i Sessanta e la fine degli Ottanta, quando vennero ribaltati i precedenti canoni di differenziazione e ghettizzazione (razziale, di genere, di orientamento sessuale). Questi tre artisti hanno avuto inoltre la dote di aprire nuove vie di sensibilità estetica e di lasciare un’importante eredità, germogliata più o meno nel momento in cui l’Aids è stata accettata per quello che è, ovvero una piaga che interessa l’intera umanità, non una parte di essa.

7. Mark Morrisroe Untitled 1986 C print photogram of printed material courtesy The Estate of Mark Morrisroe Ringier Collection at Fotomuseum Winterthur Eros e Thanatos. Dalla New York underground a Modena

Mark Morrisroe – Untitled – 1986 – courtesy The Estate of Mark Morrisroe (Ringier Collection) at Fotomuseum Winterthur

Gli scatti di Peter Hujar ritraggono vari soggetti: noti personaggi della scena drag di New York, celebrità (Malcolm Morley, Susan Sontag…), esseri viventi che affrontano la morte, le catacombe di Palermo. L’ampia sezione dedicata a Mark Morrisroe spazia tra documenti (il magazine Dirt da lui fondato con Lynelle White) e fotografie che attestano la sua conoscenza tecnica del mezzo (tra le procedure adottate, l’uso della pellicola Polaroid T-665, le “Sandwich Prints”, l’impiego di tecniche come “Gum Prints”, cianotipi…). Le opere di Jack Smith presentano la sua poliedrica attività (spesso oggetto di censura) dietro e davanti all’obiettivo.

L’esperienza estetica di Hujar, Morrisroe, Smith ha contribuito a sciogliere quelle barriere che separavano campi fino ad allora divisi in maniera manichea. Lorenzo Fusi nel catalogo parla di “lotta tra opposti solo apparenti, come l’arte d’élite e quella popolare, il banale e l’elegiaco, il trash e il ‘raffinato’, il camp e ‘l’etero’ (mainstream?), […] la vita e la morte”. Il curatore parla ancora di un “falso problema ‘della differenza’”: infatti, i termini delle coppie sopra citate non sarebbero da leggere come antinomie, bensì compenetrati l’uno nell’altro, inscindibili. Basti pensare alla vita e alla morte.

14. Jack Smith Untitled c.1961 19622011 Black and white gelatin silver print courtesy of Jack Smith Archive and Gladstone Gallery New YorK and Brussels Eros e Thanatos. Dalla New York underground a Modena

Jack Smith – Untitled, c.1961-1962 – courtesy of Jack Smith Archive and Gladstone Gallery, New YorK and Brussels

Hujar, Morrisroe e Smith hanno contribuito a rinnovare l’arte, implementando settori prima avulsi dal suo raggio d’azione, e al contempo hanno rovesciato la rappresentazione canonica dell’identità di genere. Sarà ancora il caso di trascurare la memoria di questi coraggiosi innovatori?

Elena Tonelli

Modena // fino al 27 gennaio 2013
Changing Difference. Queer Politics and Shifting Identities. Peter Hujar, Mark Morrisroe, Jack Smith
a cura di Lorenzo Fusi
GALLERIA CIVICA DI MODENA
Corso Canalgrande 103
059 2032911
[email protected]
www.galleriacivicadimodena.it

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Elena Tonelli

Elena Tonelli

Nata a Trento nel 1985, dopo il diploma classico si è laureata in Storia e Tutela dei Beni Culturali nell’Ateneo di Padova con una tesi sulla critica tedesca a Fernand Léger (2008). Trasferita a Bologna per seguire la magistrale in…

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