E Fausto Gilberti perde il controllo

Nella galleria 'verticale' di Federico Luger, gli spiriti umani di Fausto Gilberti imprimono le pareti. I suoi ritratti al nero riportano la vita a una forma breve, sardonica. Una personale che trasforma il tratto fumettistico in archetipi ironici. A Milano fino al 22 dicembre.

In un’intervista, Fausto Gilberti (Brescia, 1970), a proposito delle proprie ispirazioni, rivelò: “leggo un libro, guardo un film, vedo una mostra. Poi, penso… attratto da aspetti diversi, strani, spesso da quelli più cupi e ossessivi. Tutti fili apparentemente slegati; ma un bel giorno o, una bella notte, tutto prende forma e mi si accende una lampadina”.
Con questa medesima alternanza di lucida oscurità, Gilberti da Luger ordina il proprio scenario cosmocomic e propone una divertita, tremolante e quanto mai laconica antologia di personaggi. Dal titolo Lost control, proprio come negli aneddoti che han dato vita al brano dei Joy Division, la personale contrappone elementi ordinatori – il colore nero – a improvvisi lampi di indeterminazione – la fragilità del tratto -, riportando in essere il preludio di una scomparsa temporalità dell’uomo.

Ginevra Bria

Milano // fino al 22 dicembre 2012
Fausto Gilberti – Lost control
FEDERICO LUGER
Via Circo 1
02 67391341
[email protected]
www.federicoluger.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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