La natura tatuata. Nei volti e nei paesaggi di Andrea Mariconti

Cenere. Petrolio. Argilla. Foglie. Inconsueti materiali da tavolozza per i misteri fossili che emergono dallo Spazio Bipielle Arte: pittura come fotogrammi per pellicole di terribile crudeltà. La personale di Andrea Mariconti a Lodi, fino al 21 ottobre.

Cosa lega le scogliere d’Irlanda alla disordinata antropizzazione della bassa padana? Quell’imponderabile, incommensurabile e titanica tensione verso l’estremo; una labirintite emotiva, l’avversione romantica per limiti a volte auto-imposti. Si misura con la vertigine Andrea Mariconti (Lodi, 1978): uno che, se fosse nato due secoli prima, sarebbe forse finito a passeggiare in spiaggia insieme a Friedrich. Nessuna nuova, si dirà: l’impaginazione è di rassicurante compostezza formale, il tratto elegantemente realista, la pennellata furbescamente aggressiva. Il mistero e il fascino, dunque, si annidano nei materiali organici che popolano le tele, spesso di grande formato. Colature di petrolio, argille impastate; ceneri, con l’attenta selezione delle cortecce che – in fase di combustione – meglio rendono dal punto di vista pittorico. Per una memoria tattile e fossile. Non a caso, dunque, Storia Naturale.

Francesco Sala

Lodi // fino al 21 ottobre 2012
Andrea Mariconti – Storia Naturale
a cura di Emanuele Beluffi
SPAZIO BIPIELLE ARTE
Via Polenghi Lombardo
0371 580351
[email protected]
www.fondazionebancapopolaredilodi.it

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