There is a light that never goes out

Una casa al limitare del bosco, con tre tetti. Non è una fiaba, ma l’atmosfera che vi si respira è altrettanto suggestiva. Merito di Giorgio Riva, che apre la sua dimora di Sirtori per “Scolpire la luce”. Una passeggiata notturna da compiere entro il 15 settembre.

Il miracolo nudo e inatteso di una notte”, rubando qualche parola a Francis Scott Fitzgerald, si manifesta tra i rami del parco di Montevecchia, in quell’ora in cui il sole cede spazio alla scoperta del buio. Il silenzio del bosco è sostituito da suoni soffusi, melodie che guidano l’incedere verso i Tre Tetti progettati e abitati da Giorgio Riva (Milano, 1933). L’architetto non dimora qui da solo. Le sue (sculture) Luminose, con personalità distinte, popolano il parco della villa e si concedono alla vista dal crepuscolo, delineando con le loro sagome e le loro ombre un paesaggio sovra-naturale. Strutture di luce, sono parte di questo luogo, non sono semplicemente collocate qui. Così, dopo essere stati accompagnati da Giorgio Riva tra le sue opere, non ci si potrà stupire nel sentir esclamare: “Quanta civiltà!”.

Marta Cereda

Sirtori // fino al 15 settembre 2012
Giorgio Riva – Scolpire la luce
VILLA TRE TETTI
Via Belvedere 39
039 955936
[email protected]

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Marta Cereda

Marta Cereda

Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.

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