Julia Krahn e la nuda corporeità

La fotografia come invito alla riflessione e alla visione di corpi che trasmettono, in una atmosfera rarefatta, tutta la tragicità dell’esistenza. Ma senza ipocrisia. Gli scatti di Julia Krahn a Bolzano, da Antonella Cattani. Fino all’11 aprile.

A Bolzano, di Julia Krahn (Acquisgrana, 1978; vive a Milano) sono presentate le ultime opere. La loro qualità è esaltata dall’allestimento, firmato dall’artista. Un viaggio interiore che vive nei lavori e che allude sempre all’esperienza della vita. La tecnica prevalente la fotografia, ma la tedesca non disdegna altre tecniche, come la ceramica: ne sono prova alcuni frammenti, sia su parete, sia in alcuni cammei. Lo sguardo malinconico e un certo malessere esistenziale è evidente nel grande wallpaper (3×3 metri) dove il corpo femminile, di spalle, è completamente avvolto in un grande telo di lino da cui escono dei gigli bianchi, mentre sulla parete di fronte si assiste alla deflagrazione di piccole ceramiche, particolari della grande opera a muro. Una malinconia ancor più accentuata in Vater und Tochter(2011), dove la figlia tiene suo padre in grembo come un Cristo morto. La nudità dei corpi, mai completa, trasmette lo sgomento consapevole di fronte alla morte.

Claudio Cucco

Bolzano // fino all’11 aprile 2012
Julia Krahn – Lilies and linen
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORANY ART
Via Rosengarten 1o0471 981884
[email protected]
www.accart.it

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Claudio Cucco

Claudio Cucco

Claudio Cucco (Malles Venosta, 1954) attualmente è residente a Rovereto. I suoi studi di Filosofia sono stati fatti a Bologna, è direttore della Biblioteca di Calliano (TN) e critico d’arte. S’interessa principalmente di arte contemporanea e di architettura e dell’editoria…

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