I saltimbanchi di Picasso approdano a Genova

Nell’ambito del ricco programma di Palazzo Ducale, la serie completa delle 15 incisioni porta a Genova una straordinaria lezione di tecnica, ma anche la rivelazione di un profondo tormento creativo. Picasso sotto la Lanterna, fino al 29 gennaio.

In perfetto accordo con lo stile di vita circense, la raccolta delle quindici incisioni realizzate da Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Mougins, 1973) a cavallo tra i periodi blu e rosa prosegue il suo viaggio nel Norditalia, mettendo le tende a Genova, in Palazzo Ducale.
I saltimbanchi di Pablo Picasso avevano in precedenza fatto tappa a Siena e Andora, dopo aver lasciato la base del GAMA – Galleria di Arte Moderna d’Albenga, fondata nel 2008 ma già detentrice di una ricca e prestigiosa raccolta di opere, con particolare predilezione per incisioni e litografie.
Il consueto impegno didattico del GAMA si fonde a Palazzo Ducale con la passione per il gioco e l’intrattenimento, dando vita all’appuntamento-cardine dell’11esimo festival Circumnavigando. E alle ragioni etiche ed estetiche si legano quelle più puramente materiali (l’immagine e la moneta), per una Genova che ha investito molto (specie sulla mostra Van Gogh e il viaggio di Gaugin), ma che si vede ricompensata dal forte interesse suscitato, e dall’affluenza di pubblico, anche nei piccoli locali dedicati a Picasso.

Spazi espositivi 6 ph. Simone Rebora I saltimbanchi di Picasso approdano a Genova

I saltimbanchi di Pablo Picasso - veduta della mostra presso Palazzo Ducale, Genova 2011 - photo Simone Rebora

Rinunciando agli “effetti scenici” che dominano il piano superiore, I saltimbanchi occupano due sole piccole stanze, guidando il visitatore in un percorso all’insegna della sobrietà e della riflessione. Il mondo a cui introducono non è quello festoso e spensierato della scena circense: i soggetti sono raramente ritratti in azione, ma colti in momenti di riposo (si veda l’opera più celebre, Il pasto frugale), mentre si offrono nella loro più grama nudità all’occhio dell’artista. E “nuda” è in primo luogo la loro psiche, quando lo sguardo punta direttamente verso l’osservatore (Testa di donna) o quando, ancor più espressivamente, si nega (I poveri).
Il potenziale di questi soggetti, vero catalizzatore della creatività picassiana, è nella profonda affinità tra le loro afflizioni e quelle sperimentate dall’artista nel suo periodo più bohémien. Il fascino maggiore delle incisioni deriva così dal loro valore documentario, oltre che artistico: la semplice scelta di utilizzare materiale di riciclo (come nei Due saltimbanchi, sovrapposti a un’incisione precedente) o di lasciare tracce evidenti di ripensamenti (Testa di donna di profilo, Busto d’uomo) diviene concretizzazione della più tormentata condizione esistenziale. E la stessa Famiglia di saltimbanchi con macaco, miracolosamente salvata dall’ossidazione del supporto, rievoca con intensa (per quanto anacronistica) suggestione le intime lacerazioni del peniafobico Pablo Picasso.

Simone Rebora

Genova // fino al 29 gennaio 2012
I saltimbanchi di Pablo Picasso
a cura di Sandro Ristori
PALAZZO DUCALE
Piazza Matteotti 9
010 5574000
[email protected]
www.palazzoducale.genova.it


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Simone Rebora

Simone Rebora

Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…

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