Da scultura a scultura

Rui Chafes protagonista di una mostra negli spazi del Convicinio di Sant’Antonio e del Parco della Murgia, in quel di Matera. Opere sinuose e surreali, sculture che entrano in poetico dialogo con il paesaggio lucano. Fino al 31 gennaio.

Sensuali, sinuose, gustosamente surreali. Ma anche luminose, metafisiche e organiche. Le forme proposte da Rui Chafes (Lisbona, 1966) per il complesso chiesastico Convicinio di Sant’Antonio di Matera si pongono come contro-spazi attraverso i quali l’artista calibra le distanze e guarda al paesaggio lucano come a una grande scultura naturale. Entrate per la porta stretta. Questo il titolo scelto da Chafes per la sua personale curata da Giacomo Zaza, quasi a indicare un viaggio felice (ma anche difficile) mosso dalla volontà di condensare i territori dell’architettura con quelli dell’urbanistica. Il silenzio di Giorgio de Chirico, Luna esausta o una delicatissima Luna morta di freddo. Sono alcune opere che compongono questo itinerario in cui i lavori di Chafes – tutti in acciaio nero – si pongono come immagini eccezionali di un luogo già di per sé unico e prezioso.

Antonello Tolve

Matera // fino al 31 gennaio 2012
Rui Chafes – Entrate per la porta stretta

a cura di Giacomo Zaza
CONVICINIO DI SANT’ANTONIO
E PARCO DELLA MURGIA MATERANA
346 7280071


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Antonello Tolve

Antonello Tolve

Antonello Tolve (Melfi, 1977) è titolare di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino. Ph.D in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica (Università di Salerno), è stato visiting professor in diverse università come la Mimar Sinan…

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