L’oggetto in una stanza

Un giovane Gino Paoli spiega che, quand’è con la sua amata, “questa stanza non ha più pareti, ma alberi”. Per Sara MacKillop, innamoratissima delle cose e degli oggetti, ogni parete è un buon motivo per appoggiarci una porzione d'infinito. Sulle pareti della Galleria Fornello di Milano, fino al 6 novembre.

Le gallerie sono spazi vuoti in attesa d’essere riempiti d’arte e persone: Sara MacKillop (Londra, 1973) prova a disturbare quel silenzio appoggiando nello spazio, in maniera inaspettata, oggetti semplici. È un lavoro malinconico, eppure i suoi interventi minimal sono a ben vedere ragionati. Da Enrico Fornello, per la sua prima personale in Italia, l’artista attacca alle pareti degli schedari: questi si lasciano cadere – e aprire – in un vuoto interrotto dal pavimento. Accasciati, sembrano chiedere solo di essere osservati come una santa interruzione del nulla. Sembra poca cosa per un esordio, poi però su un banchetto troviamo una piccola agenda bianca, suddivisa in minuti, quarti d’ora, frazioni di secondo: è il diario minimo per appuntarci i tempi – infiniti – di una sola giornata.

Max Mutarelli

Milano – fino al 6 novembre 2011
Sara MacKillop – Notes etc
ENRICO FORNELLO

Via Massimiano 25
02 30120123
[email protected]
www.enricofornello.it


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Max Mutarelli

Max Mutarelli

Massimiano Mutarelli nasce nella primavera del 1977 a Lambrate, quartiere storico di Milano. A vent’anni, con l’iscrizione all’Accademia di Brera, corona il sogno di poter entrare nel magico mondo dell’Arte. In realtà è un periodo turbolento, sospeso fra gli esami…

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