Il martello delle streghe

Doppia sede per la personale che la città di Como dedica a Vanni Cuoghi. “Novus Malleus Maleficarum”, a San Pietro in Atrio fino al 23 ottobre e alla Pinacoteca Civica fino al 6 novembre. Da non mancare, per evitare malefici. E per apprezzare un racconto pieno di dettagli.

Cristallizzati in teche di plexiglas – ma è facile pensare che siano di cristallo, come quella di Biancaneve dopo aver morso la mela – i personaggi di Vanni Cuoghi (Genova, 1966) danno l’impressione di poter prendere vita non appena si volta lo sguardo. Non appena le luci si spengono e la chiesa ormai sconsacrata di San Pietro in Atrio si svuota. Sono streghe in castigati abiti ottocenteschi, eroine che scacciano demoni talora in gessato e che popolano raffinati acquerelli realizzati con fantasia e perizia, riprendendo la tecnica della psaligrafia. Un allestimento mirabile acuisce la suggestione e rende inevitabile soffermarsi per cercare di cogliere gli innumerevoli dettagli di questi racconti. Nelle sale della Pinacoteca Civica un’unica opera, La cacciata, che riesce a inserirsi senza sgomitare nella collezione medievale, tra affreschi strappati e bassorilievi romanici, valorizzandosi vicendevolmente.

Marta Cereda

Como // fino al 23 ottobre 2011 e fino al 6 novembre 2011
Vanni Cuoghi – Novus Malleus Maleficarum
a cura di Ivan Quaroni

www.culturacomo.it/novus-malleus-maleficarum


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Marta Cereda

Marta Cereda

Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.

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