Rifotografare la fotografia con Linda Fregni Nagler

Il Giappone del passato rivive nelle fotografie di Linda Fregni Nagler, intenta a ri-fotografare antichi scatti. Per indagare la natura stessa dell’immagine. Fino al 30 luglio, alla Galleria De Cardenas di Milano, un viaggio nel tempo e nello spazio.

Qualcuno ancora ne dubita, ma riutilizzare le immagini può essere un’azione altrettanto autentica che partorirne di nuove. Ri-fotografare, talvolta, è più che fotografare.  Percorre questa via Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1976; vive a Milano) in occasione della sua personale Shashin no Shashin, cioè “Fotografare la fotografia”. L’interesse della Nagler converge sull’azione del tempo e dello spazio – quindi della cultura – sulla fotografia. Sono riproposte infatti figure tipiche della “Yokohama Shashin”, fotografia giapponese del periodo Meiji (1868-1912). La distanza tra le epoche accompagna il distacco dei contenuti rispetto alla nostra realtà più prossima. Attenzione per le gradazioni di grigio, morbide come le molte donne protagoniste, dove il genere femminile esprime una potenzialità latente. In alcuni lavori lo spazio è solo un terribile bianco, che sospende la realtà in un momento anonimo. Blindman’s Bluff suggerisce benissimo questo disorientamento, talmente ricercato da risultare fittizio.

Lucia Grassiccia

Milano // fino al 30 luglio 2011
Linda Fregni Nagler – Shashin no Shashin

www.monicadecardenas.com

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Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia è nata a Modica (RG) nel 1986. Dopo una formazione tecnico-linguistica ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Catania, dove ha contribuito a fondare e dirigere un webzine sperimentale (www.hzine.it) gestito da un gruppo di allievi dell’accademia.…

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