La posizione della misura

Negli spazi di Peep-Hole, Francesco Arena scolpisce bronzo, incide marmo e taglia la carta. Una personale che racconta gli anni di piombo a Milano. Una mostra affilata e intensa, fino al 14 maggio nel capoluogo lombardo.

La storia, anche quando non ha senso, ha luogo in poche decine di metri quadri. Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978; vive a Cassano delle Murge, Bari) rievoca eventi politici e storici che hanno determinato il corso della storia milanese, rendendola una città al centro della lotta di classe, della lotta armata e della strategia della tensione. La mostra è composta da tre lavori, di cui due inediti. Da 8 a 9 è una sottile barra di bronzo che allude alla distanza posta tra il civico 8 e il civico 9 di via Monte Nevoso a Milano: 8,80 metri che nel 1978 separavano un covo delle Brigate Rosse dalla casa dell’assassinato Fausto Tinelli. Nella seconda stanza, alle pareti campeggia Occhio destro occhio sinistro, due lapidi post-commemoratrici di Giuseppe Pinelli. A poca distanza, giace su una colonnina bianca un’agenda del 1978 alla quale sono state messe come segna-pagina quattro pietre: tre nere e una bianca. Le schegge scure di Senza titolo mostrano giorni di pagine luttuose degli “anni di piombo”; il cristallo bianco, invece, mette in luce la data di nascita dell’artista.

Ginevra Bria

Milano // fino al 14 maggio 2011
Francesco Arena – Com’è piccola Milano

www.peep-hole.org

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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