Benvenuti a Pandora

Membra, visi e arti dalla natura antropomorfa avvolti nel buio. Fra tradizione formale e sperimentazione materica, la scultura segue i cicli della Luna. La seconda personale di Diego Scroppo da Guido Costa. A Torino fino al 14 maggio.

Ispirata alle fasi lunari è Vuoto, la seconda mostra di Diego Scroppo (Torino, 1981) per Guido Costa. Mentre in Senza luce del 2007 l’artista presentava figure primitive che rispecchiavano la fase lunare discendente, ora è invece il buio, quel vuoto, appunto, a caratterizzare sia lo spazio che le sculture. Ed è con la scultura, linguaggio d’elezione dell’artista – che è tradizionalmente sinonimo di rappresentazione –, che Scroppo mescola realismo, iperrealismo e psichedelica, affrontando il mondo fisico e spirituale. In un alone scuro trovano posto corpi alieni e immaginifici a dimensione reale realizzati in silicone, resina, vernici e plastica. È un mondo, quello raccontato da Scroppo, per certi versi simile all’universo mutante e infernale disegnato da HR Giger, autore di Alien. Ma è anche una dimensione in cui il buio è forza creativa più che distruzione esasperata.

Claudio Cravero

Torino // fino al 14 maggio 2011
Diego Scroppo – Vuoto
www.guidocostaprojects.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudio Cravero

Claudio Cravero

Claudio Cravero (Torino, 1977). Curatore di base a Dubai, dal 2014 al 2018 è direttore artistico della sezione contemporanea del Museo King Abdulaziz Center in Arabia Saudita. La sua ricerca indaga l’arte contemporanea quale forma di resistenza contro la censura…

Scopri di più