Bentornato disegno, ben ritrovata pittura

L’arte, certo, ma anche e soprattutto l’arte del fare. Karl Haendel e Glenn Sorensen a Napoli sino a fine aprile, da Raucci-Santamaria. Mai così vicina a Capodimonte. O no?

Ci si dimentica, talora, dell’arte che sposa il fare. Ottimo promemoria, le skill grafiche di Karl Haendel (New York, 1976; vive a Los Angeles): maniacalità compiaciuta ma non esaurita nel virtuosismo, che si riscatta nella metalinguistica autoironia del mezzo – che disegna anche i suoi strumenti – e nel sincretismo postmoderno di un “flusso di coscienza iconografico”, che ritrae con allegra miscellanea, venata di Neopop, esistenzialismi individuali e sociali.

Non inganni neanche l’intimismo apparentemente di genere di Glenn Sorensen (Sydney, 1968; vive ad Åhus): più prossimo agli YBA che alle nature morte barocche del vicino Museo di Capodimonte, afferma l’ossimoro della crudeltà che fa capolino dalla bellezza, e sa come il suo chiaroscuro sia più fotografico che caravaggesco. Pittura e disegno si ricordano, ma non si replicano.

Diana Gianquitto

Napoli // fino al 29 aprile 2011
Glenn Sorensen – Geranium Empire
Karl Haendel – Fiddle the Cooperation
www.raucciesantamaria.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Diana Gianquitto

Diana Gianquitto

Sono un critico, curatore e docente d’arte contemporanea, ma prima di tutto sono un “addetto ai lavori” desideroso di trasmettere, a chi dentro questi “lavori” non è, la mia grande passione e gioia per tutto ciò che è creatività contemporanea.…

Scopri di più