Giudizio Universale: la Cappella Sistina protagonista di uno show a Roma. Il racconto

Un nuovo modello di intrattenimento parte da Roma. Lo spettacolo Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel ha il suo debutto presso l’Auditorium Conciliazione di Roma. Un report.

Un nuovo modello di intrattenimento parte da Roma. Lo spettacolo Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel ha il suo debutto presso l’Auditorium Conciliazione di Roma. Lo show che racconta la genesi del capolavoro di Michelangelo, nato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, è stato ideato da Marco Balich. Una scommessa che coinvolge intrattenimento, arte e storia. L’intento, al principio, era quello di creare un nuovo linguaggio, un nuovo format che partisse dalla Capitale per poi fare il giro di tutto il mondo. Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel unisce la grande ed evoluta tecnologia alla tradizione più antica. Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, ha sottolineato su questo tema: “i Musei Vaticani hanno una caratteristica da sempre, unire tradizione e innovazione. Da questa sera vedremo la storia e la cultura che si uniscono alla moderna tecnologia con immagini ad altissima risoluzione riguardanti i dettagli della Cappella Sistina, luogo di arte e fede”.

Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel

Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel

UN LIVE CHE POTREBBE PIACERE A BILL VIOLA

Cimentarsi con la grandezza e maestosità della Cappella Sistina è stata la grande sfida di questo show che inizia con un breve “trailer” di immagini in cui la storia italiana incontra l’arte in un viaggio a ritroso nel tempo fino a Michelangelo. È un live show che potrebbe piacere senza dubbio a Bill Viola e ai suoi estimatori. Dal video si passa poi alla pietra, quella che ha reso grande Michelangelo e i suoi lavori ed è qui che parte la prima voce fuori campo. È Pierfrancesco Favino che interpreta il creatore della volta della Sistina, e recita: “É tutto qui dentro. Io cerco la bellezza. La bellezza è la mia ossessione. Rompere. Cavare ciò che si nasconde all’interno… La forma nascosta nella forma, visibile solo agli occhi interiori”. È così che lo spettatore viene immerso in Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel. Uno show che non solo unisce quanto scritto sopra, ma si è avvalso anche di sviluppatori di videogame per diventare ancora di più immersivo e reale.

UNO SPETTACOLO IMMERSIVO

“Il tempo passa, la bellezza rimane… sempre”, dice la voce fuori campo verso metà spettacolo. Il racconto prosegue e Michelangelo incontra il Papa che lo avvia alla definizione della volta, per poi incontrare Clemente VII per la creazione dell’opera magistrale: il Giudizio Universale. Il dialogo tra Michelangelo e il Papa è abbastanza semplice, lineare ma anche insolito. È il maestro che, a lavoro terminato, illustra la Cappella al Pontefice e ne racconta l’umanità di Dio. La prospettiva aerea del Perugino, i colori di Botticelli e poi ancora il Ghirlandaio e così via… Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel è un incanto visivo. Mai avremmo potuto vedere la Cappella Sistina così da vicino. “Qui lascio la mia vita, la mia arte, il mio tributo”, dice Michelangelo verso il termine dello spettacolo, e come poterlo contraddire!

Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel

Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel

LA CAPPELLA SISTINA

La Cappella Sistina, simbolo della Chiesa nel mondo, ma anche dell’arte e della storia del nostro Paese, è destinata all’eternità, motivo per cui anche il Conclave si svolge al suo interno. Giudizio Universale. Michelangelo and the Secret of the Sistine Chapel si inserisce in questa cornice di sacralità e raggiunge il momento più alto con il suo Dies Irae. Lo spettacolo proposto da Marco Baliche e da Artainment Worldwide Shows potrà anche non compiacere alcuni, forse i più “sofisticati”. Il motivo è semplice. È uno show che sceglie la via giusta: comunicare l’arte attraverso una forma diretta e comprensibile a tutti. Un racconto conosciuto di un capolavoro mondiale che arricchisce per la sua messa in scena visiva e tecnologica. Se l’Italia non apprezzerà, il resto del mondo gradirà tale intrattenimento.

– Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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