L’Auditorium di Roma e il suo Instagram partecipativo. I casi “social” nel mondo della cultura

A Roma, l’Auditorium Parco della Musica diventa la prima istituzione culturale a lanciare un canale social partecipativo, dopo un anno dedicato a potenziare le piattaforme video e social.

L’Auditorium Parco della Musica ha lanciato in questi giorni un account Instagram dedicato, @Iloveauditorium, in concomitanza con l’inizio della rassegna Luglio Suona Bene. La particolarità dell’iniziativa, sta nel fatto che all’account, durante gli eventi, i festival, e i concerti, potranno accedere direttamente tutti i fan dell’Auditorium, raccontando le serate attraverso le immagini che ognuno può postare, assieme a commenti e impressioni. Inoltre, se vale l’assunto di Andy Warhol che, “nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”, il nuovo profilo sarà gestito direttamente dai fan durante eventi, concerti, festival e iniziative. Marco e Leonardo, ad esempio, i primi due “ambasciatori social” dell’iniziativa, selezionati dopo una call lanciata su Facebook in base alla loro popolarità, alla loro esperienza su social e alla loro competenza in ambito musicale, hanno potuto assistere alla preparazione del primo concerto del festival, dal backstage al soundcheck, fino al concerto, pubblicando 23 immagini che raccontano la serata sul nuovo canale Instagram, accompagnate da commenti e impressioni. Ad appena 24 ore dall’apertura, comunicano dall’ufficio stampa, le iscrizioni hanno superato quota 200. Altra novità social l’apertura dell’account Spotify della Fondazione Musica per Roma, pensato per avvicinare l’offerta musicale dell’Auditorium al pubblico dei più giovani, il pubblico delle app e della musica in movimento.

Metropolitan Museum of Art, New York

Metropolitan Museum of Art, New York

I CANALI SOCIAL DEI MUSEI DEL MONDO

Più istituzionali gli approcci di due importanti musei, il Metropolitan Museum of Art di New York e lo Stedelijk Museum di Amsterdam; entrambi pubblicano sulle loro pagine le opere della collezione, documentano l’attività tecnica di stoccaggio conservazione delle stesse (per meglio far capire al pubblico il funzionamento di un museo), i momenti delle inaugurazioni e gli eventi speciali, e ovviamente permettono agli utenti di commentare le immagini pubblicate sui loro canali Instagram. Inoltre, entrambi pubblicano immagini di opere spiegandone retroscena e curiosità nella breve didascalia di accompagnamento. Pillole d’arte che gli utenti dimostrano di apprezzare, a giudicare dai commenti che accompagnano le pubblicazioni, e dal numero delle visualizzazioni. Si tratta di profili professionali, creati con l’obiettivo di diffondere nel mondo la cultura dell’arte, ovviamente valorizzando le istituzioni a cui corrispondono, attraverso la presentazione delle collezioni in maniera non sistematica (non deve trattarsi di un catalogo), ma comunque interessante per le notizie e gli spunti che forniscono. Senza circoli mediatici inutili. Da parte sua, il profilo Instagram del Metropolitan è stato insignito, il 28 aprile 2014, del prestigioso premio Webby, per la categoria Social: Arts & Culture. I premi Webby, conferiti dall’Accademia Internazionale delle Arti e delle Scienze Digitali (IADAS), sono fra i più importanti assegnati per l’eccellenza su internet. La IADAS è costituita da esperti del settore web.  L’account Instagram del Metropolitan Museum è gestito da Taylor Newby, Online Community Manager del Museo.

Dario Franceschini

Dario Franceschini

I MUSEI ITALIANI SUI SOCIAL

Anche per l’estate 2017, il Ministero dei Beni Culturali lancia una “caccia al tesoro digitale” sul profilo Instagram @museitaliani, pubblicando una serie di locandine degli oltre 420 parchi archeologici e luoghi della cultura statali. L’idea è quella del viaggio in Italia, o del Grand Tour, che si realizza, attraverso i social network e grazie ad una collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Anche qui è richiesta la partecipazione: i visitatori sono invitati a fotografare viaggiatori, scorci di viaggi reali “o simbolici”, come cita il testo di presentazione del progetto, racchiusi in sculture, vasi, arazzi e affreschi senza discriminazioni temporali. E per condividere l’hashtag è #arteinviaggio.

https://open.spotify.com/user /auditoriumparcodellamusica

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Redazione

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