Medioevo senese multimediale. Nuovi percorsi a Santa Maria della Scala e nei sotterranei del Duomo

Prosegue la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della città di Siena, attraverso due percorsi che toccano Santa Maria della Scala e i sotterranei del Duomo. La tecnologia multimediale e le proiezioni tridimensionali integrano l’antica bellezza, rischiando però di snaturarne l’essenza.

Torna a Siena l’esperienza di Divina Bellezza (il progetto di valorizzazione dell’Oratorio di Siena, rimasto per molti anni chiuso al pubblico), che dal 23 giugno apre ai turisti i nuovi percorsi multimediali di scoperta dei sotterranei del Duomo e delle sale dell’ex ospedale di Santa Maria della Scala nel capoluogo toscano. L’iniziativa è volta a offrire ai milioni turisti, in particolare stranieri, che ogni anno visitano la città del Palio, alcuni strumenti di approfondimento sulla storia di due dei suoi edifici più insigni e affascinanti. L’Opera del Duomo (l’organo che si occupa di tutelare, amministrare e promuovere il complesso della Cattedrale) celebra quest’anno i settecento anni dall’ampliamento della Cattedrale, e lo fa inaugurando Sotto il Duomo, percorsi di luce, il suggestivo cammino che, partendo dal Battistero, si snoda lungo antichissime sale un tempo destinate alla conservazione delle granaglie, e si conclude nell’Oratorio di San Giovannino – per la prima volta aperto al pubblico -, una chiesetta seicentesca posta sotto il braccio sinistro del transetto. Pur essendo le sale delle granaglie ancora in fase di restauro, il fascino dei secoli è comunque palpabile, così come suggestiva è la severità da Controriforma dell’Oratorio seicentesco.

IL PERCORSO A SANTA MARIA DELLA SCALA

A completare il percorso, la proiezione, integrata da una spiegazione in audioguida, di un filmato in 3D, all’interno dell’Oratorio stesso; che però, fra simboli massonici, fiamme apocalittiche, frammenti di opere d’arte e scorci della città, più che fornire un’adeguata spiegazione (a un pubblico che si presume di non specialisti) su di essa, sembra porre l’accento su caratteri di superficiale spettacolarità, a danno di una più autentica fruizione e comprensione della bellezza dell’arte. Anche perché, la proiezione impedisce di ammirare gli affreschi della volta. Discorso non troppo diverso per quanto riguarda Nello Spazio, nel Tempo, percorso integrativo della visita a Santa Maria della Scala, imperniato su quattro istallazioni permanenti di videomapping, integrate dall’audioguida: ancora una volta, le antiche sale divengono luogo di colorate proiezioni cinematografiche dedicate alla storia dell’antico ospedale, per la quale sarebbe stata forse sufficiente l’audioguida, senza inserire il filtro di immagini spettacolari ma vuote fra il visitatore e l’antica struttura.

– Niccolò Lucarelli

www.operaduomosiena.it
www.santamariadellascala.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

Scopri di più