Google Cultural Institute. Al museo insieme a Pegman

Raccogliere, catalogare e mettere in Rete tutte le informazioni possibili per renderle universalmente accessibili e facilmente consultabili. Google Cultural Institute e la sezione Art Project, ideata da Amid Sood nel 2011, nascono con il proposito di diventare un immenso archivio, strumento di conoscenza e divulgazione alla portata di tutti grazie alle caratteristiche di Internet, aperto sul mondo con documenti storici e opere d’arte catalogate e a disposizione degli utenti.

A distanza di tre anni dalla sua nascita, vale la pena soffermarsi sul progetto Google Cultural Institute per analizzare le modalità del servizio. Potenzialmente, un’immensa banca dati d’immagini e luoghi con partecipazioni in crescita: attualmente quasi quattrocento le istituzioni e i musei coinvolti in quaranta i Paesi e quasi 60mila le opere riprodotte in alta definizione.
Al visitatore la possibilità di entrare virtualmente all’interno dei musei del mondo. Con lo stesso approccio di Street View cliccando su Pegman, familiare omino giallo, Museum View Only proietta l’utente nelle sale del MoMA di New York o sull’Acropoli di Atene; tra i musei italiani, la Gam di Torino, il Mart di Rovereto, il Maxxi di Roma, anche se non sempre i tour virtuali rispecchiano le attese. Da non sottovalutare, invece, la possibilità di osservare le opere riprodotte nei più piccoli dettagli grazie all’alta risoluzione delle immagini in formato gigapixel. Individuando un punto d’interesse, nella sezione Collezioni o Artisti è possibile analizzare opere di ogni epoca e indugiare, ad esempio, sulla potenza espressiva dei volti di Lucas Cranach piuttosto che sulle opere di Yue Minju o seguire le trame dei fili tessuti degli arazzi di Alighiero Boetti. Altre strade percorribili in Featured Projects permettono l’esplorazione di luoghi quali Stonehenge, Pompei o la Reggia di Versailles. Tra i percorsi tematici, quello sulla Street Art, ricco di materiali, appare tra i meglio strutturati (con foto e video di Les Bains – Résidence d’Artistes, di Tour Paris 13, del GAU – Galeria de Arte Urbana di Lisbona). La visita al sito può terminare con Look like an Expert, passatempo per verificare abilità e conoscenze sull’arte.

Art Gallery Of New South Wales - Google Art Project

Art Gallery Of New South Wales – Google Art Project

A distanza di anni, la piattaforma ha ampliato i numeri grazie ai contributi di chi decide di sposare l’iniziativa. Importante sottolineare, a questo proposito, uno degli aspetti guida del progetto, cioè l’assenza di linee curatoriali nella selezione. La scelta dei contenuti, infatti, è affidata agli stessi responsabili dei musei, caratteristica del servizio da tenere ben presente nella navigazione per valutare presenze e assenze. Google Art Project è una piattaforma globale di condivisione aperta, all’interno della quale è possibile riversare dati e l’offerta culturale è strettamente collegata alle adesioni, alla scelta dei materiali e alle modalità di presentazione di chi decide di mettersi in mostra.

Adele Cappelli

www.google.com/culturalinstitute/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #22

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Adele Cappelli

Adele Cappelli

Adele Cappelli (Ascoli Piceno, 1967) si occupa di arte contemporanea, formazione e comunicazione in ambito culturale-artistico. Docente di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino e docente a contratto di Storia dell’Arte Contemporanea all’UNICAM-Corso di Laurea Disegno…

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