Ancora su Jeff Koons e le sue borsette

Aldo Premoli riflette sulla nuova linea di accessori messa a punto da Jeff Koons per Vuitton, utilizzando opere iconiche, firmate dai grandi maestri dell’arte. Tra sacro e profano, imbarazzo e assenza di ironia.

Selezionando artisti del calibro di Leonardo, Fragonard, van Gogh, Rubens e Tiziano per una nuova linea di borsette, portachiavi e portafogli firmati Vuitton, Jeff Koons non si smentisce.
Koons ha accompagnato la presentazione di questa collezione con parole che non vanno assolutamente tradotte per non perdere un’altra cifra caratteristica di questo artista: la sfacciataggine. “They touch on the metaphysical: the right here right now and its connection to the past and the future. They’re about shine, the basics of philosophy, passion, what it means to be a human, what it means to be an animal, the idea of transcendence”. E ancora: “Working on this, I felt a sense of my own potential, and the sharing of that with a large community”.
Signori e signore avvicinatevi (se le tasche ve lo consentono): un portachiavi coniglietto 395 euro. Un portafoglio zippato con il cagnolino e la bella ignuda di Fragonard 1.200. Mentre per la top handle con una Monna Lisa si arriva anche a 3000. Ma ci sono poi le sciarpe e le custodie portatili per laptop: 51 pezzi in tutto.

SACRO E PROFANO

Da LVMH sono tutti eccitatissimi. Si dice che il chief executive di Vuitton, Michel Burke, ritenga l’operazione straordinariamente innovativa. Mescolare sacro e a profano! Sarebbe (pare) davvero politicamente scorretto e (quindi) eccitante. Wow!
Non è un fidanzamento recente quello di Koons con il potente conglomerato del lusso parigino. Koons frequenta Bernard Arnault, che è un suo collezionista, da almeno vent’anni. Per lui, nel 2013, ha creato la scultura Balloon Venere per ospitare un’edizione speciale di Dom Pérignon, un altro marchio della scuderia LVMH.
Va ricordato che nelle borsette di Vuitton Koons ha voluto introdurre anche un foglio esplicativo come quello che accompagna i medicinali. Stampata sulla superficie interna di ogni borsa c’è una descrizione dell’artista di riferimento. Un’ operazione davvero virtuosa: può sempre accadere che un appassionato di arte contemporanea attratto dalla celebrità di Koons non sia così aggiornato su chi siano Leonardo da Vinci o van Gogh, pittori che alle aste di Londra o New York vengono battuti nella apposita categoria degli Old Masters…

NESSUNA IRONIA

La collezione è stata presentata al pubblico per la prima volta all’inizio di aprile durante una cena di gala al Louvre. C’era Koons, ma c’erano anche Cate Blanchett, Catherine Deneuve, Jennifer Connelly, Michelle Williams e Miranda Kerr tra le altre. Risultano straordinarie per la loro intensità le espressioni di ammirazione che le stesse dedicano all’opera di Koons nella pillola video Night at the Louvre with Louis Vuitton and Jeff Koons. Non c’è traccia di ironia, forse qualche segnale di imbarazzo.

Aldo Premoli

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Aldo Premoli

Aldo Premoli

Milanese di nascita, dopo un lungo periodo trascorso in Sicilia ora risiede a Cernobbio. Lunghi periodi li trascorre a New York, dove lavorano i suoi figli. Tra il 1989 e il 2000 dirige “L’Uomo Vogue”. Nel 2001 fonda Apstudio e…

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