Gianfranco Ferrè architetto, stilista e disegnatore. I suoi schizzi in mostra a Cremona

Una mostra sui disegni di Ferrè, elementi chiave del suo processo creativo, tra studio delle forme e sensibilità trasfusa nel segno. E poi un focus sul ruolo della musica nei suoi show.

Nella rapidità del tratto, nel calcolo di tagli e ingombri, nella sintesi dinamica e nella forza espressiva, i disegni di Gianfranco Ferrè (Legnano, 1944 – Milano, 2007) rivelano già tutto il senso del suo essere couturier. Anzi, designer. Disegnare, per me, significa gettare sulla carta un’idea spontanea per poter poi analizzare, controllare, verificare, pulire, riducendo gli elementi di base a linee sintetiche e precise, innestate su diagonali e parallele e racchiuse dentro forme e figure geometriche. Da stilista e architetto concepisco la moda come design“. Così scriveva Ferrè nei suoi appunti, pubblicati nel 2010 in un volume dedicato proprio alla sua immensa produzione di schizzi: una pubblicazione della Fondazione che porta il suo nome, curata da Rita Airaghi, cugina dello stilista e sua collaboratrice storica per il settore Comunicazione, oggi alla guida dell’istituzione milanese.

Gianfranco Ferrè. Moda, un racconto nei disegni, Cremona, 2017. Collezione autunno-inverno 1991

Gianfranco Ferrè. Moda, un racconto nei disegni, Cremona, 2017. Collezione autunno-inverno 1991

TRA SEGNO E SUONO. UN EVENTO A CREMONA

E proprio la Fondazione Ferrè, dal prossimo 21 aprile e fino al 18 giugno, organizza una mostra che raccoglie oltre cento bozzetti autografi, esposti nei suggestivi spazi del Centro Culturale Santa Maria della Pietà, a Cremona, e accostati ad alcuni capi simbolo.
I disegni sono suddivisi in gruppi, cercando corrispondenze fra temi, colori, forme, tratti, soluzioni grafiche. E l’intero corpus non fa che restituire l’essenza più intima del lavoro di chi, arrivando dall’architettura, concepì l’arte della moda in termini di strutture, di geometrie, di armonie e incastri tra volumi, di meditazioni intellettuali e intuizioni formali. La questione dello stile si legava, per Ferrè, all’esercizio costante della composizione, tracciando sulla carta – e poi sul corpo – scritture sempre nuove, audaci, lungo quella soglia difficile che trasporta il classico sul piano della sperimentazione.
Nell’ambito della mostra e in occasione
delle Celebrazioni per i 450 anni della nascita di Claudio Monteverdi, una conferenza esplorerà inoltre il ruolo delle colonne sonore nelle sfilate di Ferrè: il 18 maggio, con “Gianfranco Ferré. Moda, un racconto nella musica”, sarà analizzato il lavoro dei sound designer incaricati dallo stilista di restituire un’anima sonora alle sue passerelle. Un fatto di arrangiamenti ricercati, di mixaggi arditi e di suoni mai scontati. Un altro modo per veicolare quel coté emozionale che il rigore costruttivo non annullava, organizzandolo semmai in forme chiare. Proprio come un disegno sul foglio, tra sensibilità, velocità e riflessione.

– Helga Marsala

“Gianfranco Ferrè. Moda, un racconto nei disegni”
21 aprile-18 giugno 2017
Centro Culturale S. Maria della Pietà
Piazza Giovanni XXIII, Cremona
www.fondazionegianfrancoferre.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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