Design. Dall’Australia, il savoir-faire del riutilizzo

Sostenibilità e arte del riuso. Sono questi i capisaldi del lavoro di Supercyclers, il collettivo di designer che guarda all’ambiente senza dimenticare la creatività.

Supercyclers è un collettivo di designer che ha come obiettivo la creazione di un futuro sostenibile. I prodotti che concepiscono e mettono in produzione trasformano le percezioni distorte legate agli stigmi dei materiali di rifiuto in autentici passaggi di ricerca, di trasformazione della materia, di revisione di più ampi processi produttivi. Da tutto il mondo la piattaforma seleziona designer con uno sguardo verso il futuro, una visione che pone la sostenibilità al centro del pensiero progettuale in modi sorprendenti e pieni d’ispirazione.
Supercyclers è stato fondato dalla designer e curatrice Sarah K con l’intenzione di indirizzare ed elevare le tematiche legate alla sostenibilità nel design, focalizzando la sua selezione su coloro che creano soluzioni sostenibili originali pur rimanendo all’avanguardia per quanto riguarda i dettami estetici.

Supercyclers, Marine Debris Bakelite Project

Supercyclers, Marine Debris Bakelite Project

PLASTICA SOSTENIBILE

Nel 2010, Liane Rossler e Sara K lanciano il primo progetto di Supercyclers attraverso la re-immaginazione del rifiuto più gettato e sgradevole esistente: il sacchetto di plastica, qui trasformato in contenitore delicatamente colorato. A partire da quel momento, Supercyclers si è affermata non solo come piattaforma di e-commerce e approfondimento, ma anche come mappa di tracciamento dei profili di designer che stavano lavorando alla messa a punto di soluzioni sostenibili, ampliando il raggio di lavori, prodotti e persone coinvolte.
Sul loro sito, la comunità di raffinati super-riciclatori propone prodotti che, in parte, sono già stati esposti durante il Salone del Mobile del 2012 (SOS – Supercycle Our Souls) assieme a qualche notevole aggiunta. Se dunque la Plastic Bag Light di Sarah K rende omaggio alla celeberrima lampada Gatto di Castiglioni, una soluzione allo spreco di plastica potrebbe essere rappresentato dal Botanica Vessel dei Formafantasma, oppure dal contenitore per pocket-lunch realizzato con il Marine Debris Bakelite Project, estratta al 100% dal Great Pacific Garbage Patch sulle spiagge australiane.

Ginevra Bria

www.supercyclers.com

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #44

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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