Nuova luce per gli affreschi di Giotto a Padova. La Cappella degli Scrovegni diventa responsive

iGuzzini dota la Cappella degli Scrovegni di Padova di un innovativo impianto di illuminazione, definito di “restauro percettivo”. La luce artificiale si adatta all’ambiente e fa risparmiare il 60% di energia.

Dopo il Cenacolo di Leonardo da Vinci, iGuzzini torna a collaborare con la Sezione di Fotometria dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e si prende cura di un altro capolavoro di caratura mondiale come la Cappella degli Scrovegni con i celebri affreschi di Giotto. L’azienda di Recanati ha, infatti, presentato alla stampa l’adeguamento tecnologico dell’impianto di illuminazione realizzato nel 2002, che consentirà di apprezzare la ricchezza dei colori e i dettagli del capolavoro di Giotto con una migliore resa cromatica, e un risparmio energetico pari al 60% rispetto a prima. “Un intervento ambizioso che va a beneficio della collettività e che rappresenta un primato per la città”, ha dichiarato nella nota stampa Sergio Giordani, Sindaco di Padova con cui iGuzzini ha stretto un accordo di collaborazione per i prossimi anni. “Per la prima volta, infatti, in un contesto culturale di tale prestigio ed entità vengono impiegati sistemi tecnologici altamente innovativi che consentiranno ai visitatori di apprezzare al meglio l’unicità dei magnifici affreschi noti in tutto il mondo”.

iGuzzini, Cappella degli Scrovegni, Padova

iGuzzini, Cappella degli Scrovegni, Padova

L’ILLUMINAZIONE: IL SISTEMA INNOVATIVO

iGuzzini ha, infatti, ultimato l’implementazione di un innovativo sistema di illuminazione IoT che si qualifica come un’operazione di “restauro percettivo” e rappresenta la nuova frontiera della luce intelligente. Grazie a innovative tecnologie responsive basate sui LED, il sistema di illuminazione intelligente, attraverso sensori e applicazioni software, raccoglierà dati relativi alle visite presso la Cappella degli Scrovegni al fine di rilevare e analizzare i flussi dei visitatori e la loro permanenza all’interno del luogo. Tali dati verranno studiati ed elaborati per ottenere un sistema di illuminazione ancora più efficace e in grado di valorizzare gli splendidi affreschi della Cappella, adattando la luce artificiale al modificarsi delle condizioni ambientali e apportando benefici di natura visiva e conservativa.

Michelangelo, Mosè, Mausoleo di Giulio II, Roma (foto Andrea Jemolo)

Michelangelo, Mosè, Mausoleo di Giulio II, Roma (foto Andrea Jemolo)

LE PAROLE DI ADOLFO GUZZINI

La luce artificiale, grazie ai dati raccolti, interagirà quindi dinamicamente con le variazioni di luce naturale e si autoregolerà in tonalità e intensità fino al raggiungimento dei valori definiti in fase di progetto in modo da garantire la perfetta percezione delle opere. “Grazie alle tecnologie più avanzate nel campo dell’illuminazione, sarà possibile apprezzare i capolavori di Giotto meglio di come lo stesso Maestro e i suoi contemporanei potevano fare nel 1300”, ha aggiunto Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini Illuminazione. “Infatti, in ogni momento della giornata, indipendentemente dalle diverse condizioni di luce naturale, sarà sempre possibile godere di queste meravigliose opere d’arte al massimo della loro bellezza e autenticità”. Il progetto illuminotecnico della Cappella degli Scrovegni si inserisce in un programma di valorizzazione della città di Padova, che interesserà anche l’osservatorio astronomico della Specola, che celebra quest’anno i 250 anni della sua fondazione, e il Palazzo della Ragione, con l’installazione di nuovi impianti di illuminazione di prossima inaugurazione.

I PROGETTI DI ILLUMINAZIONE

Sono sempre di più i progetti che vedono impegnate le aziende di illuminazione a fianco dell’arte. 2400 LED illuminano, ad esempio, la Stanza dell’Incendio di Borgo, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Sala di Costantino: sono le cosiddette Stanze di Raffaello, commissionate da Papa Giulio II tra il 1508 e il 1524, celebri per le pareti e le volte affrescate, inserite nel percorso dei Musei Vaticani. Brillano tutte di una nuova luce, quella progettata dall’azienda tedesca Osram, al suo terzo intervento in Vaticano. A inizio 2017, invece, la Tomba di Giulio II di Michelangelo, che si trova nella Chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma e che include la celeberrima scultura del Mosè, è tornata a risplendere grazie ad una complessa operazione di restauro, a cura della Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, e alla nuova illuminazione realizzata grazie al contributo del Gioco del Lotto, che rinnova il suo impegno ormai storico nel settore dei beni culturali. Attraverso tecniche informatiche innovative e lampade al led di Viabizzuno, l’impianto, curato da Mario Nanni, in collaborazione con il restauratore Antonio Forcellino, ha ulteriormente esaltato la scultura vibrante michelangiolesca che nel monumento emerge in tutto il suo splendore.

– Claudia Giraud

Padova// Cappella degli Scrovegni
Piazza Eremitani, 8
http://www.cappelladegliscrovegni.it/index.php/it/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più