Baracche cristalline. Paolo Gonzato a Milano

Camp Design Gallery, Milano – fino al 10 marzo 2017. Le sale domestiche della galleria meneghina presentano la serie completa di sculture luminose a parete, frammenti ondulati di vetro galleggiante in diverse temperature cromatiche, già esposte da Paolo Gonzato nel corso dell’ultima edizione di “Operae” a Torino.

Il cosiddetto vetro galleggiante è un procedimento industriale utilizzato a partire dalla fine degli Anni Cinquanta per la produzione di vetro piano (o in lastre) a sostituzione del precedente metodo della tiratura. Il prodotto che si ottiene (float glass) ha sostituito il cristallo ottenuto da molatura di vetro greggio tirato. In realtà, la quasi totalità del vetro piatto prodotto nel mondo è fabbricato con un sistema a galleggiamento, dove il vetro è versato a un’estremità di un bagno di stagno fuso. Questa operazione è effettuata in atmosfera controllata. Il vetro galleggia sullo stagno e si spande lungo la superficie del bagno, formando una superficie liscia su entrambi i lati.

Paolo Gonzato. Photo credit PEPE fotografia

Paolo Gonzato. Photo credit PEPE fotografia

ARCHITETTURE EFFIMERE

La stessa atmosfera controllata, per temperatura visiva e per pressione compositiva, emerge dall’ultima mostra personale di Paolo Gonzato (Busto Arsizio, 1975) a Milano, dal titolo Baracche. Nella sala principale campeggia una serie di sette enormi frammenti di vetro lucidissimi, riproduzioni di onduline dall’aspetto prezioso tenute a muro da ganci in ottone, che rievocano i tondini di metallo usati nei cantieri e che vengono retroilluminati da luce a led.
Baracche, formalmente, suggerisce la lontana presenza, allegorica, di architetture effimere che spesso vengono costruite al limite della strada, utilizzando le lamiere ondulate industriali. Ma i contrasti che emergono, tra pigmenti intrappolati e luci retrostanti, tra forme liquide delle superfici e contorni délabré, costituiscono un paesaggio delicatamente poetico che restituisce tutta la loro unicità a massicci, eppure fragilissimi lavori su commissione.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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