Design made in Italy. L’avanzata delle nuove aziende

La componente artigianale, la qualità e la sostenibilità dei materiali, la cultura del progetto, il made in Italy, in alcuni casi il lusso. Sono alcuni fra gli elementi che caratterizzano numerose piccole aziende, fondate in buona parte da designer, che si affacciano quest’anno per la prima volta al Salone del Mobile. Ecco una breve panoramica.

Sono piccole aziende, eccellenze fondate spesso da designer. E sono italiane. Antesignana di questa tendenza è stata Interno Italiano di Giulio Iacchetti: in contemporanea con altre realtà simili – come Design Apart e Segno Italiano – Iacchetti aveva pensato tra i primi a una piattaforma di produzione e vendita in Rete di oggetti che associassero made in Italy e design alla lavorazione artigianale, una sorta di fabbrica diffusa fatta di laboratori e aziende manifatturiere e artigiani.

NEW ENTRY MADE IN ITALY
Alle realtà più strutturate e articolate, oggi si affiancano new entry che ne sposano alcuni assunti di base: un mondo di aziende e brand come Portego, Bottega Nove, Karpeta e Texturae, JPC. Cosa sono e chi c’è dietro queste nuove aziende? Intanto, ricorre in alcune di esse qualche nome più conosciuto di altri, come quello di Alessandro Zambelli, designer giovane e sensibile che per la sua collezione di lampade Affilia, realizzate dall’azienda Exnovo, ha ricevuto il Premio Nazionale per l’Innovazione 2015, oltre al Premio per l’Innovazione ADI 2014 e l’Interior Innovation Award 2015. Alessandro Zambelli è coinvolto come designer sia in Portego che in Texturae, così come del resto anche Ilaria Innocenti e Serena Confalonieri, e anche nell’immaginifico progetto di Livio Ballabio, JPC.

Chiara Andreatti, Novissa - prod. Portego

Chiara Andreatti, Novissa – prod. Portego

VENETO CREATIVO
Portego è una piccola realtà fortemente connessa al proprio territorio, il Veneto – a cui si ispira sin dal nome – che propone a un pubblico internazionale un’accurata ed esclusiva selezione di prodotti made in Italy, di fattura artigianale ma combinata con il digital prototyping, con un mix di tecniche tradizionali e processi innovativi.
Portego viene ideata nel 2014 da Flavia Testi e Stefano Rossi, già fondatori di Oop srl, un’azienda di sviluppo di progetti creativi dalla creazione alla produzione. Obiettivo: esportare nel mondo la qualità, il “sapore” e il valore dei prodotti del territorio italiano, coinvolgendo artigiani, designer e altre figure nello sviluppo dei prodotti. Gli altri designer coinvolti sono Seraina Lareida, Chiara Andreatti, Giorgio Laboratore e Serena Confalonieri, art director anche di Texturae.

Eligo-Studio

Eligo-Studio

ABITARE CON ELEGANZA
Tra le novità in fatto valorizzazione del know-how artigianale, fa la sua comparsa al Salone del Mobile 2016 anche il marchio Eligo: sviluppato dai già citati Segno Italiano (Alberto Nespoli, Domenico Rocca e Leo Prusicki), ambisce a innovare lo spazio domestico a partire dall’esaltazione degli archetipi della tradizione artigianale locale. L’etimologia del nome – dal latino eligere, scegliere con eleganza – illustra bene lo spirito distintivo del progetto, che è affiancato sin da subito a una divisione di progettazione di interni, Eligo-Studio.
Bottega Nove si concentra invece su due tipologie di prodotti, i mosaici di ceramica e le piastrelle, di cui colpiscono la matericità, il profumo della storia, la preziosità. Si tratta di rivestimenti in cui materiali scintillanti e lamine d’oro illuminano la blanda opacità del materiale di base, la porcellana. La sua nicchia di mercato è quella dei produttori di complementi di arredo di lusso.

Ilaria Innocenti, Flora-Green - prod. Karpeta

Ilaria Innocenti, Flora-Green – prod. Karpeta

TAPPETI E CARTE DA PARATI
Anche i due brand Karpeta, nata nel 2006 e giunta alla sesta collezione, e Texturae si inseriscono in ambito arredo di lusso: progettano e producono tappeti e carte da parati che ambiscono a vestire e rendere preziose superfici orizzontali e verticali, coniugando tradizione, innovazione, sostenibilità ambientale, design. Karpeta e Texturae lavorano con forme, geometrie e punti di fuga. 
I tappeti di Karpeta sono progettati da una piccola squadra di giovani designer, la già citata Innocenti, e anche Giulia Ferraris, Vito Nesta, Elisa Polimeni, Bruno Tarsia: sono tappeti che raccontano la natura e una profonda sensibilità per l’ambiente, interamente fatti a mano e con tecniche tradizionali. Le carte da parati di Texturae giocano con spazi, forme e prospettive reinventate dalla abilità dei designer: Chiara Andreatti, Antonio Aricò, Marta Lavinia Carboni, Martina Della Valle, Paolo Giacomazzi + Philippe Tabet, Paolo Gonzato, Karin Kellner, La Tigre, José Mendoza, Vito Nesta, Elena Salmistraro, Sovrappensiero Design Studio, Caterina Gabelli/Studio Fludd.

LUSSO IN CERCA DI CLIENTI
Nel filone lusso si inserisce anche JCP, il nuovo brand ideato da Livio Ballabio nel 2015 con la direzione artistica di CTRLZAK Studio, che viene lanciato ufficialmente durante la Milano Design Week 2016. JPC propone fra gli altri il divano Orauro di Emanuele Magini, in metallo saldato e finitura in oro bianco lucido: lavorato con un procedimento di sottrazione materica, sembra evocare l’immagine di un sofà tradizionale. 
Altra particolarità è che i dieci prodotti della collezione di JPC a oggi non hanno un cliente definito: il cliente ideale non sa ancora di esserlo e il sistema per raccontarlo evolverà insieme ai prodotti.

Monica AG Scanu

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #30 – speciale design

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Monica Scanu

Monica Scanu

Monica Scanu, architetto, si occupa di design e architettura. Dal 2015 è Direttore dell'Istituto Europeo di Design sede di Cagliari, e da febbraio 2018 è il Presidente regionale del Fondo Ambiente Italiano - FAI - Sardegna. È membro del Comitato…

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