Non solo biennali: un autunno nel segno dell’architettura. Ecco 11 eventi da non perdere

Una panoramica sui prossimi appuntamenti dedicati alla cultura architettonica, tra eventi di respiro internazionale, esperienze indipendenti e mostre su temi di forte attualità, come il contributo delle donne nella professione.

La Biennale di Chicago ph. Tom Harris

La Biennale di Chicago ph. Tom Harris

Mentre inizia a delinearsi il quadro della 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, con l’annuncio dei curatori dei padiglioni nazionali di Italia, Stati Uniti, Australia e Germania e dei relativi temi, gli ultimi mesi del 2017 saranno contraddistinti da una miriade di iniziative focalizzate sull’architettura e destinate non solo agli addetti del settore. Oltrepassati i confini nazionali, il “format della biennale” si conferma una delle tendenze degli ultimi anni, delineando nell’autunno alle porte un asse geografico inedito: dalla Corea del Sud agli Stati Uniti, dalla Francia all’Estonia, dove la progettista italiana Claudia Pasquero è Head Curator di TAB – Tallinn Architecture Biennal, come vi racconteremo nel prossimo numero di Artribune Magazine. Accanto a queste operazioni di respiro internazionale, si innestano piccole e grandi mostre di architettura, in uno scenario più attento ai territori emergenti, ma legato anche alle esperienze più significative del Novecento.

-Valentina Silvestrini

CHICAGO ARCHITECTURAL BIENNALE 2017

 Sharon Johnston e Mark Lee alla conferenza stampa della Chicago Architecture Biennal al Chicago Cultural Center. © Zachary Johnson - Courtesy of the Chicago Architecture Biennial

Sharon Johnston e Mark Lee alla conferenza stampa della Chicago Architecture Biennal al Chicago Cultural Center. © Zachary Johnson – Courtesy of the Chicago Architecture Biennial

Make New History è il tema scelto dai direttori artistici Sharon Johnston e Mark Lee per la seconda edizione di CAB, in programma a Chicago dal 16 settembre al 7 gennaio 2018. Dopo l’esordio del 2015, con la curatela congiunta di Joseph Grima e Sarah Herda e l’analisi sviluppata lungo le traiettorie del concept The State of the Art of Architecture, il principale appuntamento dedicato alla architettura del Nord America avrà il proprio epicentro nella mostra ospitata al Chicago Cultural Center. Con 141 professionisti provenienti da oltre 20 stati, gli artisti e gli architetti selezionati dal duo daranno vita a un confronto condotto secondo quattro filoni principali – Image; Material; Building; Civic Histories – nel quale confluiranno esiti eterogenei: “from the book to the city”, come indica il programma. Tra gli appuntamenti proposti in città nel corso della kermesse, oltre a talk, proiezioni e progetti speciali, si segnalano la lecture di Tadao Ando e, alla Graham Foundation, l’installazione In the forest, in cui l’artista David Hartt rivela gli esiti della sua “indagine”, tra architettura e ambiente, sul progetto architettonico Habitat Puerto Rico, opera incompiuta di Moshe Safdie.

SEOUL BIENNALE OF ARCHITECTURE AND URBANISM 2017

FAKT, photos by Giovanni Stella. Courtesy Fondazione MAXXI

FAKT, photos by Giovanni Stella. Courtesy Fondazione MAXXI

 

Co-diretta da Hyungmin Pai e Alejandro Zaera-Polo e aperta fino al 5 novembre 2017, Imminent Commons si sofferma sul ruolo della dimensione urbana nel convulso scenario dei nostri giorni. Quali le prospettive verso cui tende la città? “Diventerà una forza trainante della creatività e della sostenibilità o sarà un meccanismo di disuguaglianza e di decadimento ambientale? Le città non sono solo artefici del cambiamento sociale, ma stanno ora modificando gli ecosistemi, le strutture geologiche e anche il clima”, indica il concept della manifestazione. Da queste premesse prende avvio la ricerca curatoriale che identifica in Seoul un laboratorio privilegiato per l’osservazione e la sperimentazione: non a caso proprio qui, dal 2012, la municipalità ha intrapreso robuste politiche di governance orizzontale. Il debutto di questa nuova biennale “si concentra su temi e proposte, non su autori e opere”. Articolata secondo due “macro-ambiti” – le esposizioni e i programmi pubblici in corso già da alcuni mesi, con workshop, conferenze, focus sul tema del video e tour -, fa convergere voci da tutto il mondo nella capitale della Corea del Sud. Significativa la partecipazione italiana, con il coinvolgimento dell’artista Giuseppe Stampone e del MAXXI.

FUTURE ARCHITECTURE FESTIVAL

Future Architecture Festival

Future Architecture Festival

Breaking Down the Walls è il “grido” lanciato da Lubiana, prossima ad accogliere i dieci giorni con cui si chiuderà il biennio di lavoro della piattaforma Future Architecture, un progetto finanziato dall’Unione Europea al quale, per l’Italia, ha preso parte anche il MAXXI. Dal 20 al 30 settembre 2017, il Museum of Architecture and Design (MAO) sarà sede di conferenze, workshop, proiezioni cinematografiche, mostre, discussioni che riuniranno architetti, designer, creativi e curatori coinvolti, dal 2015, nel processo di co-creazione del programma legato alla piattaforma stessa. Lo sguardo sarà rivolto “alla prossima generazione di architetti che guardano la disciplina come campo per la ricerca intellettuale”, la stessa che “si propone di abbattere le barriere esistenti – non solo fisiche ma anche immaginarie, professionali e i muri ideologici”, ha sottolineato l’architetto e ricercatore sloveno Matevž Čelik, in qualità di coordinatore di Future Architecture. Nel corso del festival sarà anche svelato il padiglione sloveno alla 16. Biennale di Architettura di Venezia e verrà presentato il catalogo dell’ultima BIO – Biennale di Design, la più longeva al mondo, alla presenza delle curatrici Maja Vardjan e Angela Rui.

BIENNALE D’ARCHITECTURE D’ORLEANS 2017

 Biennale d'Architecture d'Orléans. ©Antonio Ottomanelli

Biennale d’Architecture d’Orléans. ©Antonio Ottomanelli

Come anticipato nei mesi scorsi, anche la città francese si prepara ad accogliere la sua biennale d’architettura, organizzata del Frac Centre di Orléans – Fonds Régional d’Art Contemporain, la stessa istituzione che dal 1999 al 2014 aveva promosso l’esperienza di Archilab. A questo appuntamento, di durata semestrale e che si avvale della curatela del direttore del Frac Abdelkader Damani, con Luca Galofaro, Artribune dedicherà un prossimo approfondimento.

NEW GENERATIONS FESTIVAL SBARCA A ROMA

New Generations Festival 2014 Florence ©Lorenzo Antonucci

New Generations Festival 2014 Florence ©Lorenzo Antonucci

Dopo le esperienze di Milano, Firenze e Genova, l’evento internazionale di architettura curato da Gianpiero Venturini (Itinerant Office) per l’associazione culturale New Generations, arriva nella Capitale. Dal 24 al 26 settembre 2017, l’Acquario Romano ospiterà un’edizione dal titolo Architects VS Rest of the World, con la partecipazione di oltre 80 giovani professionisti ed esperti internazionali. Oltre alle conferme del format – come il nutrito programma di lecture, la serata Pecha Kucha e i vari workshop – ci sarà spazio anche per un approfondimento sull’efficacia della pratica concorsuale su scala europea organizzato Dal Consiglio Nazionale degli Architetti:

BASILEA GUARDA (ANCHE) AL BANGLADESH

Museo d'Architettura di Basilea

Museo d’Architettura di Basilea

Aperta lo scorso 30 giugno al S AM Schweizerisches Architekturmuseum di Basilea, la mostra in Land aus Land. Swiss Architects Abroad, con il suo focus sulla generazione di progettisti formata da Mario Botta, Bernard Tschumi, Peter Zumthor, Diener & Diener e Herzog & de Meuron che ha contributo a dare rilievo all’architettura svizzera anche all’estero, passerà il testimone a Bengal Stream. The Vibrant Architecture Scene of Bangladesh. La città svizzera, dal 2 dicembre 2017 al 6 maggio 2018, ospiterà infatti la prima mostra al mondo interamente focalizzata sull’architettura del paese asiatico, ancora poco nota su scala europea. In punto di partenza di questa analisi? L’eredità di Louis Kahn.

LE AVANGUADIE RADICALI SI “RIAPPROPRIANO” DI FIRENZE

9999 Concorso Università di Firenze 1972, disegni originali e ristampati, cm 70 x 50 cad. Firenze, Collezione Carlo Caldini

9999 Concorso Università di Firenze 1972, disegni originali e ristampati, cm 70 x 50 cad. Firenze, Collezione Carlo Caldini

Non c’è solo l’attesa Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna a definire il programma espositivo di Palazzo Strozzi per la stagione autunnale. Dal 20 ottobre, la storica sede del centro storico fiorentino accoglierà, negli ambienti della Strozzina, anche Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976. Curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori, la mostra ricostruisce per la prima volta in un unico appuntamento “la straordinaria stagione creativa fiorentina del movimento radicale tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento”, a partire dalle visionarie opere di gruppi e personalità come 9999, Archizoom, Remo Buti, Gianni Pettena, Superstudio, Ufo, Zzigurat. Ad affiancare Utopie Radicali è stato annunciato anche l’evento speciale “Maratona Radicals”, in programma il 23 ottobre 2017 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e inserito nel palinsesto dell’Estate Fiorentina.

MVRDV IN MOSTRA A MILANO

© The Why Factory

© The Why Factory

Lo SpazioFMG per l’Architettura di Milano, dove resta ancora aperta fino al 29 settembre prossimo la prima mostra monografica italiana dedicata allo studio colombiano El Equipo Mazzanti, sarà sede dall’8 novembre di The Why Factory Research, Education and Public Engagement (TUDelft + MVRDV). La rassegna aprirà un varco sull’attività dell’istituto di ricerca, interno alla Facoltà di Architettura dell’Università di Tecnologia di Delft, diretto da Winy Maas, co-fondatore del noto studio olandese che nei giorni scorsi ha annunciato l’avvio della costruzione del complesso Valley, ad Amsterdam.

UN OMAGGIO A ROMA AL RIBA

When in Rome, a collective reflection upon the eternal city

When in Rome, a collective reflection upon the eternal city

Le mostre Re Constructivist Architecture, presentata alla Ierimonti Gallery di New York lo scorso inverno, e Unbuilt Rome, allestita negli spazi di Campo, a Roma, convergono in queste settimane nella capitale inglese sotto forma di “omaggio” alla Capitale. Fino all’8 ottobre, il RIBA ospita infatti When in Rome – a collective reflection upon the eternal city, con la curatela di Jacopo Costanzo, Giulia Leone e Valentino Danilo Matteis.

100 ANNI DI ARCHITETTURA AL FEMMINILE IN MOSTRA

Masna‘at ʿUrah in Wadi Daw’an-Hadramut, Yemen, the fortified east facade of town with 12 houses, reconstruction and rehabilitation, © Salma Samar Damluji, 2010.

Masna‘at ʿUrah in Wadi Daw’an-Hadramut, Yemen, the fortified east facade of town with 12 houses, reconstruction and rehabilitation, © Salma Samar Damluji, 2010.

Con AA Women in Architecture 1917-2017, aperta all’Architectural Association Gallery di Londra dal 7 ottobre al 9 dicembre, la prestigiosa istituzione educativa esplora l’ultimo secolo a partire dalla formazione e della carriera delle sue allieve: dalle “pioniere” di inizio Novecento fino ai grandi nomi dei giorni nostri, con la presentazione dei profili di Amanda Levete e Zaha Hadid. Questi cento anni di accesso delle donne alla formazione architettonica saranno restituiti in un itinerario curato da Elizabeth Darling e Lynne Walker; ad accompagnarlo l’allestimento progettato da Eva Jiricna e Georgina Papathanasiou.

NEVER BUILT NEW YORK

Buckminster Fuller: Dome over Manhattan, 1961 – Credits Metropolis Books

Buckminster Fuller: Dome over Manhattan, 1961 – Credits Metropolis Books

Al Queens Museum si alza finalmente il sipario sul progetto espositivo che riunisce architetture e infrastrutture – visionarie, sperimentali, ardite, innovative – appositamente concepite per lo skyline di New York e mai realizzate. Dopo la campagna Kickstarter lanciata nei mesi scorsi per supportare l’operazione, dal 17 settembre 2017 al 18 febbraio 2018, stampe originali, disegni, modelli, installazioni e animazioni raccolti dai curatori Sam Lubell e Greg Goldin renderanno eccezionalmente evidente una città altrimenti invisibile, alimentando il dibattito sulle possibilità di re-immaginare la metropoli statunitense, al di là dei confini delle discipline e delle convenzioni.

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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