Downtown Cultural District Masterplan. La nuova Brooklyn

Non solo grattacieli per uffici e residenze, spazi verdi e centri commerciali. La riconversione della nuova Brooklyn passa anche e soprattutto per l’arte con il Downtown Cultural District Masterplan. Abbiamo guardato da vicino come si muovono certe company…

Il soggetto principale, promotore dell’iniziativa Downtown Cultural District Masterplan, è Forest City Ratner Companies, uno dei principali proprietari e gestori immobiliari di New York. Un investimento di oltre 100 milioni di dollari per realizzare nuove sedi artistiche, spazi pubblici e alloggi a prezzi accessibili, includendo anche la conversione di siti sottoutilizzati di proprietà pubblica in spazi per le numerose comunità artistiche non profit (arti visive, teatrali, performance art) presenti nella zona come la Brooklyn Academy of Music, il Brooklyn Museum e la Brooklyn Public Library, che la rendono una delle scene culturali più dinamiche del Paese.
Nel 2004, la prima fase dello sviluppo del Cultural District ha riguardato il rinnovamento di 80 Arts – James E. Davis Arts Building e la creazione dell’Irondale Center for Theater, Education, and Outreach, mentre nel 2012 sono stati aperti gli spazi performativi Issue Project Room e Bam Fisher. Nell’ottobre 2013 sono state inaugurate diverse location culturali come il Polonsky Shakespeare Center, teatro e centro di ricerca, nonché sede permanente del Theatre for a New Audience, mentre le fasi future includono lo sviluppo di spazi pubblici con una programmazione culturale all’aperto.

Shop Architects, Domino Sugar Factory Masterplan Development

Shop Architects, Domino Sugar Factory Masterplan Development

Già nel dicembre 2012 l’allora sindaco di New York, Michael Bloomberg, annunciava ulteriori tappe per rafforzare la comunità culturale. La prima: approvazione della Two Trees Management, ossia 50mila mq di nuovi spazi ricreativi e culturali presso il South Side tra Flatbush Avenue e Lafayette Street. La seconda: la torre residenziale di 32 piani a uso misto con 402 unità abitative progettata da Ed Enrique Norton, dello studio messicano Ten Arquitectos. Infine, l’approvazione del progetto da 135 milioni di dollari per aumentare il numero di unità a prezzi accessibili. A completare il quadro, dopo diversi anni di ritardo, il New York City Department of Housing Preservation and Development ha pubblicato un bando per l’ultima area disponibile di sviluppo di proprietà pubblica nel quartiere, che prevede 100mila mq di spazi residenziali, comunitari e/o commerciali, con 15mila mq dedicati a spazi culturali e artistici.
Si tratta di interventi frutto di molti anni di collaborazione fra la Downtown Brooklyn Partnership, ente non profit per lo sviluppo locale, l’amministrazione Bloomberg e gli attori locali, per facilitare gli sviluppi a uso misto per la collocazione di Downtown Brooklyn come importante polo culturale e ricreativo.
E ora, con De Blasio, come cambierà la situazione? Il nuovo sindaco, residente a Brooklyn nel quartiere liberale di Park Slope, durante la campagna elettorale ha affidato alla cultura un ruolo predominante, definendola un importante contributo alla creazione di una città più giusta ed equa. Se seguirà questo trend, porterà a termine il masterplan iniziato dal suo predecessore.

Zaira Magliozzi e Marta Veltri

http://downtownbrooklyn.com/projects/cultural-district

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #17

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Zaira Magliozzi

Zaira Magliozzi

Architetto, architecture editor e critico. Dalla sua nascita, fino a Marzo 2015, è stata responsabile della sezione Architettura di Artribune. Managing editor del magazine di design e architettura Livingroome. Corrispondente italiana per la rivista europea di architettura A10. Dal 2006…

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