L’Italia dei Musei vince: superati i 50 milioni di visitatori. La soddisfazione del Mibact

Lazio e Campania le regioni con più visitatori e aficionados della cultura. Colosseo e Pompei i siti top. Incremento di 70 milioni negli incassi. Ecco tutti i risultati della strategia Franceschini. Aspettando (non certo senza paura) il nuovo Governo.

Un 2017 che ha sancito una ritrovata relazione tra gli Italiani e la cultura, quello che si è appena chiuso. Connessione frutto di una strategia politica che negli ultimi cinque anni ha saputo rimettere al centro il rapporto tra patrimonio culturale e comunità in maniera efficiente, costruendo nella collettività una nuova percezione del luogo museo e creando nel pubblico l’esigenza di cultura, anche grazie all’inserimento delle “persone giuste nei posti giusti”. Il cammino è stato lungo e travagliato, tra ricorsi e ripensamenti (LINK ARTICOLI TAR), ma anche carico di successi. Tra questi il riscatto dei territori del Centro Sud, che nel 2017 si riconfermano i più visitati e quelli con la più alta densità di partecipazione alla cultura da parte della collettività, quanto meno nei musei afferenti al MIBACT. Certo, ciò che emerge è il disegno di un Paese che agisce e fiorisce quando la volontà politica chiama. E se questa è la scoperta dell’acqua calda, la preoccupazione è per ciò che avverrà dal 2018 in poi, al tramonto delle prossime elezioni politiche italiane.

I DATI DEL MIBACT

Fanno pensare i dati rilasciati dall’Ufficio Stampa del Mibact rispetto alle affluenze nel 2017 di cittadini e turisti che hanno letteralmente invaso, da nord a sud, gli spazi pubblici afferenti al Ministero. E se tanto ci dà tanto, la partecipazione alla cultura, – che comprende anche le numerosissime istituzioni private, le gallerie, le associazioni, gli eventi – è ancora più ampia e vivace. “I dati definitivi del 2017 segnano il nuovo record per i musei italiani: superata la soglia dei 50 milioni di visitatori e incassi che sfiorano i 200 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2016 di circa +5 milioni di visitatori e di +20 milioni di euro”, spiega un soddisfattissimo Ministro Dario Franceschini, per Artribunel’uomo politico dell’anno 2017.

Dario Franceschini

Dario Franceschini

RISORSE E REGIONI TOP

E l’incremento, come dimostrano le tabelle, effettivamente c’è ed è avvenuto tutto, per chi sa leggere i dati, sotto il suo ministero: passiamo da un 2013 con 38 milioni di visitatori e 126.417.467 euro di incassi a un 2017 con 50 milioni di visitatori e quasi 200 milioni di incassi. “Sono risorse preziose che contribuiscono alla tutela del nostro patrimonio e che tornano regolarmente nelle casse dei musei attraverso un sistema che premia le migliori gestioni e garantisce le piccole realtà con un fondo di perequazione nazionale”, continua Franceschini. Ma quali sono le regioni top che hanno “stracciato” tutti i record? Sul podio la Regione Lazio con 23 milioni di visitatori nel 2017, seguita da Campania e Toscana, a confermare un centro-sud che vince, mentre gli ultimi posti in classifica sono occupati da Abruzzo e Molise. Buone le posizioni di Piemonte e Lombardia, rispettivamente al quarto e quinto posto. La Puglia fa un saltino in avanti passando da 627.000 a 749.260 visitatori. Scendono invece le Marche, forse anche a causa del sisma, passando da 519.000 a 496.000 visitatori.

I MUSEI PIÙ VISITATI

Anche quest’anno i 5 luoghi della cultura statali più visitati d’Italia sono il Colosseo (oltre 7 milioni di visitatori), Pompei (3,4 milioni di visitatori), gli Uffizi (2,2 milioni di visitatori), la Galleria dell’Accademia di Firenze (1,6 milioni di visitatori) e Castel Sant’Angelo (1,1 milioni di visitatori). Nella classifica dei 30 musei più visitati i tassi di crescita più sostenuti sono stati registrati da Palazzo Pitti (+23%) e da quattro siti campani: la Reggia di Caserta (+23%), Ercolano (+17%), il Museo archeologico di Napoli (+16%) e Paestum (+15%). A seguire i Musei reali di Torino (+15%) e il Castello di Miramare di Trieste (+14%). Importante infine segnalare la significativa crescita in classifica della Pinacoteca di Brera (+7 posizioni), di Palazzo Pitti (+5 posizioni) dei Musei reali di Torino (+4 posizioni) e l’ingresso in classifica, per la prima volta, di Villa Adriana, anche grazie al lavoro svolto dal direttore Andrea Bruciati, e del Museo di Capodimonte.

LUOGHI E DOMENICHE GRATUITE

Tra i luoghi della cultura con ingresso gratuito, anche se ancora per poco, il Pantheon è stato visitato da oltre 8 milioni di persone; a seguire il Parco di Capodimonte (che supera il milione di presenze) e il Parco del Castello di Miramare di Trieste (830 mila visitatori). Ripartono poi le domeniche a ingresso gratuito che hanno registrato un grande successo nel corso del 2017. Primo appuntamento il 7 gennaio con ingresso free in oltre 420 musei statali, aree archeologiche e monumenti. #domenicalmuseo è l’hashtag e l’iniziativa è in vigore dal 2014. In questo quadro, Artribune non può fare a meno che esprimere la propria preoccupazione circa le sorti della cultura italiana in vista delle prossime elezioni politiche nel 2018. Speriamo che il nuovo Governo possa avere la stessa impostazione e sensibilità. Franceschini ha avuto il grande merito di riportare nell’ultimo quinquennio questa esigenza al centro delle strategie del nostro Paese. Con risultati misurabili. Bisogna insistere e migliorare, non tornare indietro dando ascolto a ideologie e spiriti di rivincita.

www.beniculturali.it/domenicalmuseo

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Redazione

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