Mercato. David Hockney e i ragazzi del ‘37

Da sempre ritenuto uno degli artisti cardine del panorama contemporaneo, nell’ultimo biennio David Hockney ha raggiunto un’ulteriore visibilità. Anche sul fronte del mercato.

Il 2016 è stato l’anno d’oro di David Hockney. L’artista, che ha appena compiuto ottant’anni, è stato invitato a progettare una vetrata per Westminster Abbey, presentata nel mese di giugno 2018 in concomitanza con l’apertura nella chiesa della Queen’s Jubilee Gallery. La Tate Britain di Londra gli ha dedicato una grande retrospettiva che ha traslocato poi a Parigi, al Centre Pompidou, dove ha aperto da poco aperto. La stessa mostra arriverà successivamente a New York, mentre da fine giugno un’altra personale – focalizzata sui ritratti – è allestita a Ca’ Pesaro a Venezia.
Nel frattempo, la città di Bradford nel West Yorkshire, in Inghilterra, ha annunciato che la Cartwright Hall celebrerà il compleanno dell’artista con una galleria permanente in suo onore. Nato proprio a Bradford il 9 luglio 1937, Hockney ha frequentato la Bradford Grammar School prima di iscriversi al Bradford Regional College of Art nel 1953, dove ha ricevuto una formazione tradizionale basata sul disegno dal vero. La galleria ospita una mostra permanente dei primi lavori di Hockney e schizzi, disegni, stampe e fotografie che documentano la sua carriera. Molti di questi, soprattutto i primi lavori, sono stati raramente esposti al pubblico, e sono al fianco di alcuni dei lavori più noti. Ad esempio Le Plongeur, un’ironica piscina “di carta”, dipinta verso la fine degli Anni Settanta.

David Hockney, Los Angeles, marzo 2016 © David Hockney. Photo Jean-Pierre Gonçalves de Lima

David Hockney, Los Angeles, marzo 2016 © David Hockney. Photo Jean-Pierre Gonçalves de Lima

LE REAZIONI DEL MERCATO

Come ha reagito il mondo delle aste a questa carrellata di successi? Il mercato di Hockney è naturalmente sempre stato molto solido: un artista, una certezza. Già nel 2009 le sue quotazioni in asta si aggiravano intorno ai 2-3 milioni di euro. Addirittura un’asta del 1989 da Sotheby’s negli Stati Uniti vedeva il suo Deep and Wet Water del 1971 battuto per 1.254.325 milioni di euro. Ma i risultati più soddisfacenti gli vengono proprio dall’ultimo biennio (e dagli Stati Uniti), arrivando a toccare stime da star. Nel 2016, a novembre, Woldgate Woods, 24,25, and 26 October 2006, un’opera del 2006, ha raggiunto quasi 10 milioni di euro in asta da Sotheby’s (nel frattempo, da Phillips, The Gate del 2000 arrivava a 6 milioni). A maggio 2017, Building, Pershing Square, Los Angeles del 1964 viene battuta per 6.2 milioni di euro. Risultati che hanno distanziato (e di parecchio) il top lot del 2009 realizzato da Christie’s con un’opera del 1966-67.

Santa Nastro

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #38

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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