Pino Boresta interpreta l’Artissima Index

La passione di Pino Boresta per liste e indici questa volta si applica alla fiera torinese Artissima. Con una speciale classifica degli artisti che sono rappresentati da più di una gallerie. Ecco numeri e analisi.

Artissima Index
    Artissima Index

Eccomi qui con una nuova classifica e relativi vincitori. Ormai tutti sono a conoscenza della mia passione per le liste e gli indici. Questa volta il manuale che ha catturato la mia attenzione è il catalogo di Artissima, anzi più precisamente gli ultimi due cataloghi di Artissima, quello del 2014 e quello del 2015 della fiera di Torino. Ma andiamo per ordine.
Già nel 2014, scorrendo l’indice degli artisti all’interno del volumetto denominato INDEX (separato dal catalogo vero e proprio del 2014), avevo notato come fosse esiguo il numero degli artisti con più di una galleria al loro attivo, cioè proposti da più di una galleria. Mi è così venuta la voglia di contrassegnarli. Quando poi l’anno seguente mi è capitato tra le mani il catalogo di Artissima 2015, scorrendo l’indice degli artisti (questa volta all’interno del catalogo principale) ho verificato che l’esiguità degli artisti presenti con più di una galleria (almeno ufficialmente) era confermata.

È stato così, allora, che la curiosità borestina è scattata anche questa volta, e il risultato è il seguente: anche nel 2015 vince il grande Giulio Paolini ma a pari merito con Luigi Ghirri, Jannis Kounellis e Mimmo Palladino, tutti con tre gallerie ciascuno. Ora, mentre nel 2014 Giulio Paolini sbaragliò tutti vincendo con ben quattro gallerie al suo attivo, nel 2015 pur perdendo due gallerie (Astuni e Montanari), ma mantenendone due (Artiaco e Tucci Russo) e acquistandone una nuova (Maffei) rimane comunque in testa, e nessuno fa meglio di lui.
Il caro Giulio viene però appaiato in cima alla classifica dal suo amico Luigi Ghirri, il quale alle due gallerie del 2014 (Massimo Minini e Photo&Contemporary) aggiunge nel 2015 la galleria Montanari scippandola proprio a lui.
Nel 2015 anche Jannis Kounellis, che mantiene la galleria Maffei del 2014, ma arruola (o è arruolato, decidete voi la definizione più giusta e opportuna) altre due gallerie (Editalia e Sprovieri), eguaglia Paolini. E squillino le trombe, perché termina il magnifico quartetto dei vincitori di Artissima 2015 Mimmo Palladino che, acquisendo la galleria Mazzoli e mantenendo le due gallerie del 2014 (Editalia e In Arco), trionfa insieme a Paolini, Ghirri e Kounellis.
Qui si potrebbe chiudere questa indagine e questo articolo, ma non per un maniaco delle statistiche (quelle vere, non quelle politiche) come il sottoscritto. Per cui, vi informo che gli artisti che nel 2015 mantengono (come da catalogo di Artissima) le loro due gallerie di fiducia sono 11 ed esattamente: Carla Accardi, Mario Airò, Alighiero Boetti, Botto & Bruno, Pedro Cabrita Reis, Manuele Cerruti, Andrea Galvani, Joan Jonas, Robin Rhode, Kiki Smith, Ettore Spalletti. Gli artisti, che, invece, perdono nel 2015 un’incaricata loro facente funzioni, attestandosi con un’unica galleria di ordinanza, sono 15: Irma Blank, Daniel Buren, Jimmie Durham, Gilbert & George, Vladimir Houdek, Alex Katz, Jorge Macchi, Luigi Mainolfi, Olaf Metzel, Paulo Nazareth, Pedro Neves Marques, Giuseppe Penone, Matheus Rocha Pitta, Goran Tribuljak, vedovamazzei. Mentre quelli, che pur perdendo una galleria, rimangono con due fiduciarie sono: Paolo Icaro, Gilberto Zorio, Joseph Kosuth.

Pino Boresta, Omaggio Paolini

Pino Boresta, Omaggio Paolini

Sono 11 gli artisti che vedono raddoppiare le forze in campo a loro favore passando dall’unica galleria che avevano nel 2014 alle due del 2015: Giovanni Anselmo, Agostino Bonalumi, Enzo Cucchi, Rä di Martino, Flavio Favelli, Shaun Gladwell, Christian Jankowski, David Maljkovic, Perino & Vele, Michael Smith, Franco Vaccari.
Ben 9 sono le NE, cioè le New Entry (non delle gallerie) degli artisti che non essendo presenti neanche con una galleria nel catalogo di Artissima del 2014 si presentano prepotentemente alla ribalta in quello di Artissima 2015, con due patrocini (due gallerie), entrando di fatto subito nella classifica generale, e sono i seguenti: David Adamo, Francesco Arena, Franz Erhard Walther, Zofia Kulik, Maurizio Mochetti, Antoni Muntadas, Mario Schifano, Robert Smithson, Nanda Vigo.
Non ho invece contato e appuntato gli artisti che, essendo rappresentati con una sola galleria nel 2014, sono poi spariti nel 2015 e viceversa, cioè gli artisti assenti nel 2014 ma presenti nel 2015. Ma questo potreste farlo voi, no? Mica posso fare tutto io.

Pino Boresta

Pino Boresta

Ho al contrario contato coloro (cioè gli artisti) che spariscono totalmente nell’indice del 2015 pur avendo due gallerie nel 2014. Non ho però analizzato in questo caso se ciò è avvenuto in quanto le gallerie li hanno scaricati o più semplicemente perché le gallerie non hanno più partecipato alla fiera. Anche questo lo lascerò fare a quelli di voi più maniaci di me, e più interessati alla questione di quanto lo sia io. Comunque, in questa categoria sono caduti niente meno che 23 artisti (in ordine cognome-nome): Andre Carl, Bak Inre, Baladran Zbynek, Cornaro Isabelle, Costa Adriano, Darboven Hanne, Day Jeremiah, Feldmann Hans-Peter, Horwitz Channa, Kabakov Ilya & Emilia, Lang Dominik, Lempert Jochen, Liulca Maxim, Montaron Laurent, Moudov Ivan, Quintero Jhfis, Rotella Mimmo (incredibilmente! Anche se questo è quello che dice la carta che canta, ma sarà poi vero?), Solakov Nedko, Weiwei Ai, Whettnall Sophie, Wyn Evans Cerith, Ribbeck Bernd (che aveva addirittura tre gallerie nel 2014: Casado Santapau, Kilchmann, Mangione), Tropa Francisco (nel 2014 aveva Podnar, Quadrado Azul, Wolff).
A questo punto che dire? Ognuno di coloro che mi avrà seguito in questa mia fisima avrà tratto le proprie conclusioni e valutazioni, magari pure utili per capire o accorgersi di qualcosa che non avrebbe altrimenti mai scoperto, e chi sa? Tutti coloro che invece non si saranno raccapezzati nel dedalo analitico dell’articolo potranno almeno apprezzare una lista di nomi di artisti e gallerie in forma più creativa di come a volte vengono serviti in alcuni articoli che sembrano scritti al solo scopo di infilarci tutti quei nomi, cosa che io non farei mai, o forse sì? Ma la mia speranza è che la maggior parte dei lettori lasci quest’articolo almeno nel dubbio di aver partecipato a una nuova opera di quello svitato del Boresta.

Artissima Index secondo Pino Boresta

Artissima Index secondo Pino Boresta

Per i più curiosi e affezionati riporto qui sotto la legenda dei simboli utilizzati per questa mia attenta disamina e studio degli indici dei due cataloghi di Artissima 2014 e 2015.

SI =      Gli artisti che nel 2015 mantengono le loro due gallerie di fiducia.
-1 =      Gli artisti che nel 2015 perdono una galleria, ma conservano una o due gallerie di riferimento.
+1 =     Gli artisti che nel 2015 acquisiscono una galleria, e passano a due o tre gallerie di riferimento.
NE =    Gli artisti che nel 2014 non c’erano e che nel 2015 sono presenti con due gallerie.
OUT = Gli artisti che nel 2015 spariscono pur essendo stati presenti nel 2014 con due o tre gallerie di riferimento.

Pino Boresta

http://www.pinoboresta.com/

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Pino Boresta

Pino Boresta

Pino Boresta nasce Roma e vive a Segni (Roma). Sulla scia di valori dei Situazionisti, di cui condivide impostazioni e finalità, realizza un’arte fatta di coinvolgimenti a tutto tondo, di se stesso e dei fruitori consapevoli o inconsapevoli delle sue…

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