Yuri Ancarani – Ricordi per moderni

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO MARINO MARINI
Piazza Di San Pancrazio , Firenze, Italia
Date
Dal al

10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi

Vernissage
18/11/2012

ore 19

Contatti
Email: museomarinomarini@tiscali.it
Biglietti

intero: € 4, ridotto € 2

Artisti
Yuri Ancarani
Curatori
Luigi Fassi, Alberto Salvadori
Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
arte contemporanea, personale
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Si inaugura con la mostra di Yuri Ancarani, Ricordi per moderni, Early one morning il progetto, lungo più di un anno, ideato da Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo Marino Marini. La mostra, a cura di Lugi Fassi e Alberto Salvadori, copre l’intera produzione dell’artista, dal 2000 al 2009, in gran parte inedita. I brevi film mostrati ripercorrono idealmente le atmosfere tondelliane della riviera romagnola, andando a scavare nella memoria di un tempo post come quello degli anni ’80.

Comunicato stampa

Sabato 17 novembre, al Museo Marino Marini, Yuri Ancarani, con la mostra Ricordi per moderni, inaugura EARLY ONE MORNING, programma espositivo annuale ideato e curato da Alberto Salvadori.

La mostra, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori, è una ricognizione su 10 anni di lavoro del filmaker e video artista italiano, nella quale verranno presentati tre video inediti prodotti dal Museo Marino Marini per l’occasione assieme ad altri 11 realizzati tra il 2000 e il 2009.

Yuri Ancarani, nato a Ravenna nel 1972, vincitore del Talent Prize 2012, è in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione CinemaXXI, programma dedicato alle nuove correnti del cinema mondiale, con Da Vinci, film sulla chirurgia robotica, coprodotto dal Museo Marino Marini, proiettato in prima nazionale il 15 novembre al Museo MAXXI.

In Ricordi per moderni, la ricerca e il lavoro in video di Ancarani sono permeati da atmosfere fantastiche e surreali che vedono zone industriali della riviera romagnola convivere con interni domestici e paesaggi testimoni di quotidianità nascoste. Il sapore documentaristico immerge lo spettatore in atmosfere dense di suggestioni oniriche e narrative, restituendo un’esperienza di viaggio che ci accompagna in un percorso esplorativo verso un ignoto e ambiguo paesaggio umano e geografico. Emerge qui un’importante relazione simbolica tra ambiente naturale e spazio industriale, ossessioni e rituali ancestrali, passaggi densi di carica erotica e disarmante solitudine.
Nella filmografia di Ancarani si manifesta sia l'invisibile sotto forma di desiderio, sotto le vesti di ciò che vorremmo fosse presente per svelare ciò che non si vede, alimentando così l’aspettativa dell’accadere, sia l’incontrollabilità delle situazioni, in un’atmosfera pervasa da confortanti presenze come quelle riferibili alla vacanziera e gaudente riviera romagnola.
Yuri Ancarani riesce, rimanendo dentro, a fuoriuscire da questo paesaggio, mostrando appunto ciò che non si vede ma che sappiamo bene esistere; elimina ogni pudore nella visione e cita riferimenti tondelliani per la lettura e la descrizione in immagini di complessi soggetti come i paesaggi geografici e culturali al di fuori dei cliché rivieraschi, portando al centro dei suoi film visioni industriali e palustri, imprimendogli aloni di magiche atmosfere e rendendo omaggio alla lacustre solitudine di esseri alla ricerca di eccitanti avventure. Questo sguardo deve molto alle pagine “musicali” che Pier Vittorio Tondelli ha dedicato alla riviera e proprio da queste pagine possiamo cercare quel senso di disperato languido desiderio che si posa su uomini e cose.

Ricordi per moderni si dipana nella visione di 14 video, due su monitor, e gli altri proiettati in tre sequenze di quattro su un sistema di quattro schermi che vanno a comporre una superficie di 16 metri lineari di base per tre di altezza.
I tre video prodotti per la mostra si basano su script che l’artista aveva lasciato sedimentare per anni e sono La questione romagnola, Parcheggi a pagamento e Fuori stagione.
Oltre a questi tre, troviamo: Invito al desiderio, Vicino al cuore, Baal, Lido Adriano, IP OP, Isole d'acciaio, In god we trust, Made in Italy, Rimini, Aranci mantra e Ugarit.

In collaborazione con Lo Schermo dell’Arte, presso il cinema Odeon, giovedì 22 novembre saranno proiettati il pluripremiato film Il capo (2010), presentato alla 67° edizione del Festival di Venezia per la sezione Orizzonti, sorprendente corto ambientato nelle cave di marmo sul Monte Bettogli, e Piattaforma Luna (2011) girato nelle camere iperbariche di una piattaforma per l’estrazione del gas. La proiezione sarà preceduta da un incontro con il pubblico introdotto da Alberto Salvadori, che si terrà al Museo Marini alle ore 16.00.

In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori edito da Mousse Publishing Milano.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Osservatorio per le arti Contemporanee di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il programma della Regione Toscana - Toscana Incontemporanea 2012, Ravenna 2019 città candidata Capitale della Cultura.