White Memory. Art in Malta and Poland 1989-2018

Informazioni Evento

Luogo
SPAZJU KREATTIV
St.James Kavalier, Valletta, Malta
Date
Dal al
Vernissage
14/12/2017

ore 18,30

Patrocini

La mostra è promossa da Malta Art Council-Malta Arts Fund, Istituto Polacco di Roma, realizzato in collaborazione con Spazju Kreattiv e patrocinato da Valletta2018.

Curatori
Marinella Paderni, Irene Biolchini
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra è incentrata sulle opere di artisti di diverse generazioni nati a Malta e in Polonia.

Comunicato stampa

Oggi più che mai il tema dell'identità è percepito come uno degli aspetti fondamentali della cultura contemporanea. La definizione di identità, infatti, sollecita una ricerca e una riflessione sulla memoria collettiva europea e sulla storia - soprattutto in relazione agli eventi accaduti tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI secolo - che hanno plasmato il mondo politico e culturale presente. La consapevolezza del “come” la memoria svolga un ruolo cruciale nella costruzione delle identità nazionali rappresenta ancora la chiave per immaginare e costruire il futuro.

L'arte contemporanea ha contribuito molto alla rinascita delle questioni della memoria con una riflessione critica puntuale tanto sul passato quanto sul presente - specialmente in quei paesi europei più coinvolti nei recenti cambiamenti politici - attivando dei processi di consapevolezza imprescindibili per raggiungere la costruzione di un’identità nuova.

Questa ricerca - che rappresenta anche una promessa per il futuro - è il leitmotiv della mostra collettiva White Memory. Arte a Malta e in Polonia 1989 - 2018, incentrata sulle opere di artisti di diverse generazioni nati a Malta e in Polonia.

Curata da Irene Biolchini e Marinella Paderni, l’esposizione racconta il delicato passaggio tra passato e presente vissuto da Malta e dalla Polonia - due paesi geograficamente distanti, entrambi ai confini opposti dell’Unione Europea, eppure accomunati da storie e realtà simili come le dominazioni secolari, il ruolo della religione, la politica contemporanea di destra - evidenziando il divario tra il loro radicato patrimonio culturale e l'invenzione di nuove pratiche artistiche, sempre più inerenti la memoria collettiva storica e culturale.
Il colore “bianco” del titolo sottolinea come la memoria possa essere un territorio leggero e fluido, aperto a una riflessione critica sul tempo storico, quanto coperto da uno strato di silenzio che nasconde le verità non dette.

La mostra comprende diverse generazioni di artisti polacchi le cui opere riflettono questo movimento bidirezionale tra passato e futuro, tra patrimonio culturale (le avanguardie della Seconda Repubblica, la ricerca concettuale negli anni del conflitto e della lotta) e l'invenzione di un nuova arte; un'espressione estetica della propria identità che è diventata un simbolo della Polonia. Allo stesso modo, tre generazioni maltesi sono chiamate a confrontarsi negli spazi della mostra su temi che condividono similmente e che li caratterizzano quali luoghi di frontiera.

Gli artisti in mostra sono: Victor Agius, Norbert Francis Attard, Paweł Althamer, Ewa Axelrad, Mirosław Bałka, Vince Briffa, Austin Camilleri, Gabriel Caruana, Alicja Dobrucka, Nicolas Grospierre, Mark Mangion, Agnieszka Polska, Pierre Portelli, Józef Robakowski, Magda Skupinska, Raphael Vella e Jakub Woynarowski.

La mostra sarà corredata da un catalogo in inglese con i saggi delle curatrici.

La mostra è promossa da Malta Art Council-Malta Arts Fund, Istituto Polacco di Roma, realizzato in collaborazione con Spazju Kreattiv e patrocinato da Valletta2018.