Volti di Palmira ad Aquileia

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Via Roma, 1 | 33051 , Aquileia , Italia
Date
Dal al

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30 (chiusura cassa alle 19) ed è compresa nel regolare biglietto d'ingresso al Museo. Dal 14 luglio al 9 settembre sarà inoltre possibile visitare la mostra il venerdì sera, dalle 19.30 alle 22.30 (chiusura cassa alle 22). Aperture straordinarie sono previste anche lunedì 3 luglio e lunedì 14 agosto, dalle 15.00 alle 19.00.

Vernissage
02/07/2017
Curatori
Marta Novello, Cristiano Tiussi
Generi
archeologia
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Mostra archeologica

Comunicato stampa

Giovedì 24 agosto alle ore 17.15 il Museo archeologico nazionale di Aquileia ospita la presentazione del libro “Palmira. Storie Straordinarie dell'antica metropoli d'Oriente” in occasione del ciclo di incontri “Suggestioni archeologiche” collegato alla Mostra “Volti di Palmira ad Aquileia” realizzata dalla Fondazione Aquileia e dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia (visitabile fino al 3 ottobre 2017). Questa esposizione, la prima dedicata in Europa alla città dopo le distruzioni recentemente perpetrate, è organizzata dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Aquileia, ed espone alcuni reperti provenienti dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme, un moderno centro museale di quasi 3000 mq curato dai Francescani di Terra Santa, che intende valorizzare il patrimonio culturale conservato nei luoghi di Gesù e diffondere un messaggio di pace tra i fedeli, favorendo l'incontro tra diverse culture.

Palmira e Aquileia #duemondiaconfronto è il titolo del ciclo di incontri organizzato nella stagione estiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquilea dal Polo museale del Friuli Venezia Giulia, dall'Associazione Nazionale per Aquileia e dal Consorzio Tutela Vini DOC Friuli Aquileia, in collaborazione con la Fondazione Aquileia e l’”Hotel Patriarchi” di Aquileia, e che il 24 agosto vedrà protagonista la prof.ssa Maria Teresa Grassi, docente presso l’Università degli Studi di Milano, archeologa e responsabile per l’Italia del sito di Palmira. «Palmira non merita di essere ricordata solo per lo scempio che ha subito. Ha storie straordinarie da raccontare. Ed è importante ascoltarle, conservare e proteggere le splendide memorie del passato», spiega la professoressa Maria Teresa Grassi autrice del volume pubblicato dalle Edizioni Terra Santa.
Per secoli, la città di Palmira è stata luogo d’incontro tra Oriente e Occidente. La sua storia inizia duemila anni prima della nascita di Cristo, ma è solo dal III secolo a.C. che inizia a sorgere un vero e proprio centro abitato. Il momento di massimo sviluppo della città si registra tra il I e il III secolo d.C. in piena età imperiale romana quando il centro abitato diventa una vera e propria metropoli. Splendidi palazzi e monumenti celebrano la ricchezza e la prosperità dei signori di Palmira che hanno preso il controllo di buona parte del commercio tra Oriente e Occidente. Tra Cina, India, Arabia e Roma. Nel Settecento, la città entra nell'immaginario collettivo occidentale come meta esotica e affascinante, pericolosa e intrigante. I racconti di viaggio e le stampe che raffigurano le sue maestose rovine (tra cui quelle dell’italiano Borra) esercitano un grande fascino in Europa, attirando viaggiatori ed esploratori per tutto il XVII e XIX secolo. La storia di questa città affascinante e misteriosa viene raccontata con passione da Maria Teresa Grassi nel volume “Palmira. Storie straordinarie dell’antica metropoli d’Oriente”. Un racconto appassionante che permette ai lettori di immergersi tra colonne e antichi monumenti. Alla scoperta delle storie dei mercanti che fecero la fortuna della città e della vicenda di Zenobia, vera “regina del deserto”, che accarezzò il sogno di creare un Impero d’Oriente rivaleggiando con Roma. Nel corso del Novecento hanno inizio gli studi e le ricerche nel sito, gli scavi e i lavori di restauro che hanno consegnato all'umanità un patrimonio inestimabile che dal 1980 è sotto la tutela dell’Unesco.
Le distruzioni perpetrate dai miliziani dell’Isis (sono stati demoliti i templi di Bal e di Balshamin, l’Arco monumentale sulla grande via colonnata e alcune tombe, mentre sono stati danneggiato il Tetrapilo e il teatro) hanno fatto conoscere a tutto il mondo la città di Palmira. Oggi studiosi e archeologi devono affrontare le nuove sfide legate al restauro e alla possibile ricostruzione dei monumenti distrutti.

L’autrice
Maria Teresa Grassi insegna Archeologia delle Province romane presso l’Università degli Studi di Milano e ha diretto la missione archeologica congiunta italo-siriana di Palmira dal 2007 al 2010. Ha collaborato strettamente con Waleed al As’ad, figlio di Khaled al-As’ad, uno dei massimi esperti di Palmira fino al barbaro omicidio avvenuto nel 2015.

Palmira. Storie straordinarie dell'antica metropoli d'Oriente
Edizioni Terra Santa, Milano 2017
Pagine 160, prezzo 16,00 euro.