Via Costabella 28/30/32

Informazioni Evento

Luogo
COSTABELLA 28/30/31
Via Costabella 28/30/32, Roma, Italia
Date
Dal al

dalle ore 11,00 alle ore 21,00

Vernissage
30/11/2013

ore 11-21

Contatti
Email: info@galleriamaniero.it
Sito web: http://www.galleriamaniero.it
Artisti
Francesca Tulli, Laura Barbarini, Romana Vanacore, Fabio Viscardi
Generi
arte contemporanea, collettiva
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A via Costabella 28/30/32, in zona Prati, quasi in angolo col lungotevere della Vittoria, in un locale vuoto, ex sede dell’ Istituto Culturale Ceco, messo a disposizione da un amico, nel frattempo che si venda o si affitti, Liliana Maniero organizza una mostra collettiva.

Comunicato stampa

A via Costabella 28/30/32, in zona Prati, quasi in angolo col lungotevere della Vittoria, in un locale vuoto, ex sede dell’ Istituto Culturale Ceco, messo a disposizione da un amico, nel frattempo che si venda o si affitti, Liliana Maniero organizza la mostra collettiva di: Laura Barbarini, Francesca Tulli, Romana Vanacore e Fabio Viscardi.
Una mostra di due giorni, un lungo weekend d’arte, tra le pitture di Laura Barbarini, le sculture e i dipinti di Francesca Tulli, le ceramiche di Romana Vanacore, le fotografie di Fabio Viscardi.
Laura Barbarini presenta una serie di opere su carta dove affronta in modo evocativo il grande tema della natura. Frammenti che ne rivelano una profonda conoscenza e frequentazione e che riflettono la complessità e ricchezza del suo mondo interiore.
Francesca Tulli con le sue figure scultoree e gli scorci pittorici di interni e paesaggi , esprime la percezione di un mondo sempre in equilibrio precario e al limite tra realtà e sogno .
Romana Vanacore , esplorando le potenzialità plastiche delle diverse argille da' vita a forme di memoria organica in cui intenzionalità compositiva d’origine concettuale e casualità informale dialogano nella ricerca dell’assoluto.
Nelle fotografie di Fabio Viscardi le immagini si sdoppiano e si sovrappongono in un doppio scatto che mantiene la coerenza del gesto fotografico. Affiorano i frammenti dei grandi miti dell’arte: la bellezza della scultura classica e quella novecentesca delle macchine, in un ambiguo confronto che in un nostro tempo così incerto sembra essere rassicurante.