Vedovamazzei – La città che sale

Informazioni Evento

Luogo
CITTADELLA DEGLI ARCHIVI
via Ferdinando Gregorovius 15, 20162 , Milano, Italia
Date
Il
Vernissage
18/03/2018

ore 18

Artisti
Vedova Mazzei
Curatori
Rossella Farinotti
Generi
presentazione, inaugurazione
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Nella giornata di chiusura della Milano Digital Week, Fondazione AEM e Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici, inaugurano alla Cittadella degli Archivi di Milano un’opera pubblica permanente firmata dal duo Vedovamazzei.

Comunicato stampa

Domenica 18 marzo 2018 alle 18.00, nella giornata di chiusura della Milano Digital Week, Fondazione AEM e Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici, inaugurano alla Cittadella degli Archivi di Milano un’opera pubblica permanente firmata dal duo Vedovamazzei.

Il progetto, a cura di Rossella Farinotti, è il primo d’arte pubblica site specific realizzato appositamente per Cittadella. Per segnalare i contenuti storici e culturali preziosamente racchiusi all’interno dell’edificio di via Gregorovius, gli artisti Stella Scala e Simeone Crispino, hanno ideato un neon di 7 metri di lunghezza posto sulla parte più alta della torre degli archivi, all’interno di un contesto in via di riqualificazione dal 2016, grazie alla direzione di Francesco Martelli.

L’opera rappresenta la firma di Umberto Boccioni, personaggio di cultura e simbolo di quella “città che sale” da cui gli artisti hanno ripreso il titolo. Il neon giallo posizionato all’esterno della torre della Cittadella è un richiamo per segnalare a Milano che la Cittadella non solo esiste, ma è parte integrante e attiva della storia, passata e contemporanea, dei suoi cittadini. Attraverso il gesto dei Vedovamazzei, Umberto Boccioni firma un frammento della città e del paesaggio circostante: quella Milano contemporanea in cui vive anche l’Archivio.

Vedovamazzei, dunque, firmano un paesaggio come Boccioni avrebbe firmato un quadro.

L’opera è stata donata da Fondazione AEM per attivare una tipologia di luce realizzata in condivisione con gli artisti che, sin dagli anni ’90, utilizzano il neon come elemento riconoscibile, giocoso, ma nello stesso tempo reale, per indicare luoghi e persone.

La città che sale, dal grande impatto visivo per l’enorme dimensione e il colore giallo, sarà visibile di giorno e di notte, per illuminare l’intro isolato in dialogo con il contesto dell’area urbana di Niguarda in cui si trova, in continuità con il piano di riqualificazione delle periferie avviato dal Comune di Milano.

Ci siamo rifatti l’archivio In pratica: Milano, Anni Trenta, 1982
dal 15 al 18 marzo 2018
La Cittadella in collaborazione con la Collezione Giuseppe Iannaccone, una delle più interessanti nel panorama italiano e internazionale, ha pensato di organizzare un evento in cui esporre opere riconducibili alla documentazione oggetto del fondo mostre cittadine degli anni 1960-1997, oltre che al materiale d’archivio in via di digitalizzazione.
MOSTRA ANNI TRENTA. Tra il numeroso materiale ritrovato quello che certamente ad un primo sguardo ha attratto la nostra attenzione è quello riferibile all’esposizione dedicata agli “Anni Trenta in Italia” (1982), per la ricchezza e la varietà del materiale raccolto, pluralità di notizie e di lettere.
Riscoprire questo archivio ci permette anche una “breve esperienza” nel rivisitare l’attività dei progettisti nell’allestimento della mostra attraverso le tavole progettuali, l’attività dei curatori nella scelta delle opere, della musica e delle immagini esposte.
La musica scelta è quella dei compositori italiani, in auge durante il periodo tra le due guerre, di Gian Francesco Malipero e di Alfredo Casella caratterizzata da un recupero della tradizione musicale italiana rinascimentale e barocca e di un agganciamento alle esperienze delle avanguardie storiche mitteleuropee e composto da una delle pianiste più famose in quel periodo e ritratte da Renato Birolli: La Signora Cavallo.
Il video, invece, che verrà proiettato è quello presente sul sito della Collezione Giuseppe Iannaccone: una descrizione di quello che avveniva dal punto di vista politico, economico, sociale e artistico nell’Italia fra le due guerre.
La documentazione presa in esame della mostra degli “Anni Trenta in Italia” (gennaio – maggio 1982) si compone di svariati elementi, dalle schede di prestito delle opere alle lettere di rinuncia al comodato da parte dei prestatori coinvolti; dalle fotografie del progetto espositivo agli articoli dedicati alla mostra (es. quello di Gillo Dorfles), passando per le lettere di prestatori indispettiti per il danneggiamento dei propri capolavori. Un repertorio unico nel suo genere che dà la possibilità al vasto pubblico di comprendere quello che realmente accadeva durante la realizzazione di questo tipo di eventi in anni in cui la tecnologia era ben lungi dalle possibilità odierne.
LE OPERE. La scelta delle opere ricade su un’opera che venne esposta in mostra e una che venne esclusa facenti oggi parte della Collezione Giuseppe Iannaccone.
Opera esclusa:
Arnaldo Badodi, “Il Circo”, 1941 (di cui si allega alla presente un’immagine e una scheda), insieme alle radiografie sottostanti l’opera ora visibile.
Opera esposta:
Renato Birolli, “Ritratto della Signora Cavallo” (di cui si allega alla presente un’immagine e una scheda)

ATRII Archivio Aperto

ATRII Archivio Aperto, presso la Cittadella degli Archivi di Milano, è una raccolta fisica e digitale, di progetti d’arte contemporanea che indagano il concetto di atrio da un punto di vista processuale, architettonico e teorico. La classe IV del Liceo Artistico di Brera di Milano, ha partecipato ad una serie di incontri sulla tematica dell’Archivio come strumento di indagine storica, ma anche artistica. Partendo da una delle Opere del collettivo realizzata in occasione della Biennale dei Giovani del Mediterraneo di Tirana, i ragazzi hanno realizzato un murale negli spazi interni della Cittadella. Il progetto, che verrà presentato durante la Milano Digital Week è consultabile online: i ragazzi infatti, hanno seguito tutta la comunicazione e i contenuti social, realizzando un video diario di tutto il lavoro. "It is just a façade" è curato per Atrii da Alice Pedroletti e Martina Sacchi, in collaborazione con That's Contemporary, piattaforma online costantemente aggiornata su spazi, eventi e mostre d'arte contemporanea e la Cittadella degli Archivi di Milano.