Tano Pisano – Omaggio al Davanzati

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DI PALAZZO DAVANZATI
Via Porta Rossa 13, Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/09/2012

ore 17.30

Catalogo
Catalogo: De Paoli Edizioni d’Arte srl
Biglietti

Biglietto (compresa la visita al Museo) Intero 2 € Ridotto 1 €

Artisti
Tano Pisano
Curatori
Elena Francalanci
Generi
arte contemporanea, personale
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Dalla Sicilia in Spagna, e adesso a Firenze. Dopo le due prestigiose mostre che lo scorso anno lo hanno visto impegnato a Firenze (presso l’Accademia del disegno) e a Viareggio (Villa Paolina), Tano Pisano esporrà le sue opere presso la casa Museo di Palazzo Davanzati.

Comunicato stampa

I fiori di Tano Pisano a Palazzo Davanzati

Dalla Sicilia in Spagna, e adesso a Firenze. Dopo le due prestigiose mostre che lo scorso anno lo hanno visto impegnato a Firenze (presso l’Accademia del disegno) e a Viareggio (Villa Paolina), Tano Pisano esporrà le sue opere presso la casa Museo di Palazzo Davanzati. L’appuntamento è dal 8 settembre al 31 ottobre 2012; farà poi seguito una seconda mostra presso la Sala del Basolato nel comune di Fiesole (dal 26 novembre 2012 al 16 gennaio 2013). Si tratta di un progetto assai ambizioso e che ha richiesto un grosso impegno da parte dell’artista, siciliano di nascita, ma da tempo residente vicino Barcellona, in Spagna.
La prima mostra – intitolata “Omaggio al Davanzati – Fiori” e patrocinata dal Comune di Firenze, dalla Confederazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa e dalla Fondazione Firenze Artigianato Artistico - costituisce un vero e proprio atto di ossequio da parte dell’artista al museo fiorentino, ai suoi arredi e alla tradizione artigiana locale; l’artista infatti, prendendo ispirazione dalle opere disseminate nelle diverse sale della Casa Museo, darà vita ad una particolare rilettura degli oggetti di uso quotidiano che il visitatore incontrerà nel percorso museale, interpretandoli però in chiave moderna.
Nell’androne di ingresso verranno infatti esposti su un pannello autoportante schizzi su carta di alberi ed altri oggetti ispirati alle collezioni del museo, mentre una scultura in metallo rappresentante un albero sarà collocata nell’atrio.
All’interno del cortile saranno collocate alcune vetrine nelle quali verranno esposte opere in ceramica, tra le quali piccole teste ispirate a quelle dei capitelli, che secondo la tradizione potrebbero essere ritratti della famiglia Davizzi, che fece realizzare il Palazzo nel XIV secolo.
Oltre a queste, vi si trovano anche riproduzioni degli scaldini e delle scarpette presenti nel museo, insieme ad alcuni orci di ceramica. Nella saletta didattica del piano terreno, Tano Pisano esporrà una serie di piatti in ceramica ispirati alle collezioni del museo, e due incisioni raffiguranti merletti analoghi a quelli delle sale ai piani superiori. Nello stesso ambiente, saranno ospitati anche diversi acquarelli raffiguranti Fiori, una tematica assai cara a Tano.
Con questo dialogo tra antico e moderno Tano ha voluto anche porre l’accento sul lato “artigiano” delle sue composizioni. Il pittore infatti, profondo conoscitore delle tecniche artistiche ed erede della tradizione medievale e rinascimentale, pone particolare attenzione ai materiali che usa, preparandosi da solo accuratamente supporti e colori.
Elena Francalanci cura sia la mostra sia l’elegante catalogo edito da De Paoli Arte che l’arricchisce con i testi, oltre che dello stesso autore e della curatrice, anche della critica Marilena Pasquali.
Nell’esposizione di Fiesole invece, Tano lascerà più ampio spazio alla sua creatività, concentrandosi sulla tematica dei Fiori, che da sempre lo ha affascinato, forse anche per il loro carattere effimero.
Tano Pisano è un poliedrico artista diplomato presso l’Istituto d’Arte di Catania nel 1964 e iscritto poi all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha frequentato i corsi di Montanarini e Mino Maccari.
Dopo alcune esperienze espositive presso alcune Gallerie (ricordiamo nel 1966 la Galleria Numero a Firenze con buona critica da parte di Lara Vinca Masini, ed acquisizioni di Giulio Turcato e Plinio de Marchis a Roma), si è allontanato dalle imposizioni che vengono dal mercato dell’arte e per diversi anni non ha esposto nessuna opera in rassegne ufficiali. Dal 1994 il suo atteggiamento cambia; il maestro riscopre la voglia di comunicare ed accetta di presentare nuovamente le sue opere in luoghi pubblici. Risalgono così all’ultimo ventennio prestigiose apparizioni in mostre collettive (ad esempio la biennale del muro dipinto e Dozza) e personali. Gli interessi dell’artista spaziano tra varie tematiche e tecniche, quali la pittura, l’incisione, la scultura e la ceramica.