Tano Pisano – Meccano di Natale Mino

Informazioni Evento

Luogo
PIAZZA MINO
Piazza Mino, Fiesole, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/12/2012
Artisti
Tano Pisano
Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
serata - evento
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Un originalissimo abete campeggerà in piazza Mino a Fiesole. E’ il grande Meccano di Natale Mino dell’artista Tano Pisano, che il Comune fiesolano ospiterà come omaggio alla città e preludio alla grande mostra, a cura di Marilena Pasquali e Elena Francalanci, che avrà luogo in primavera nella vicina Sala del Basolato.

Comunicato stampa

Per le feste natalizie, da sabato 8 dicembre a domenica 6 gennaio 2013, un originalissimo abete campeggerà in piazza Mino a Fiesole. E’ il grande Meccano di Natale Mino dell’artista Tano Pisano, che il Comune fiesolano ospiterà come omaggio alla città e preludio alla grande mostra, a cura di Marilena Pasquali e Elena Francalanci, che avrà luogo in primavera nella vicina Sala del Basolato. La cerimonia di accensione dell’albero si terrà sabato 8 dicembre alle ore 17, alla presenza di Fabio Incatasciato, Sindaco del Comune di Fiesole, Paolo Becattini, Assessore alla Cultura e ovviamente dell’artista.

Prosegue così il viaggio espositivo in Toscana di Tano Pisano, artista siciliano, ma ormai da anni residente in Spagna. Un percorso iniziato con grande successo lo scorso anno, con le mostre all’Accademia del Disegno di Firenze e alla Villa Paolina di Viareggio e andato avanti questo autunno con la personale Omaggio al Davanzati – Fiori, che per la prima volta ha visto le splendide sale di Palazzo Davanzati a Firenze ospitare un artista contemporaneo.

Ecco adesso che l’arte di Tano Pisano approda sulla collina fiesolana con un singolarissimo albero natalizio, un’opera realizzata secondo la tecnica del meccano con lastre preforate di diverse dimensioni. Questa tecnica, già sperimentata nell’esposizione al Davanzati, per la quale era stata realizzata una struttura analoga ispirata agli affreschi dell’antico palazzo nobiliare fiorentino, è costituita dall’assemblaggio di pezzi in metallo, dai colori vivaci e dalle forme più svariate. Ne emerge una struttura giocosa e allegra, che ben si adatta al festoso clima natalizio. Sulla sommità dell’albero, al posto del tradizionale puntale, Tano Pisano ha scelto di collocare una mezzaluna crescente e una stella ad otto raggi, simbolo del Comune di Fiesole.

La struttura, alta 272 centimetri, sarà posizionata proprio davanti al Comune e sarà illuminata da faretti alogeni per tutto il periodo delle feste.

Il maestro ha intitolato l’opera Meccano di Natale Mino proprio perché la scultura verrà posta sulla piazza, davanti alla sede del Comune, che porta il nome del celebre scultore rinascimentale, volendo in questo modo rendere omaggio alla personalità del grande artista.

L’artista

Nato a Lentini nel 1947, Tano Pisano consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte di Catania nel 1964 e poi si trasferisce a Roma, dove studia all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Luigi Montanarini, Franco Gentilini e Mino Maccari. Nel 1965 Lara Vinca Masini lo vuole in una sua collettiva presso la Galleria Numero e l’anno successivo espone alla Galleria de Paris in via Margutta a Roma. Sono numerosi i suoi esperimenti nell’utilizzo della pittura come terapia e forma d’espressione presso le case di cura psichiatriche di Gorizia, Schlevig-Holstein (Germania Occidentale) e Upsala (Svezia). Nella metà degli anni Settanta si trasferisce in Danimarca e inizia a lavorare come designer per la ILLUM a Copenaghen ed esegue i murali nel monumento nazionale danese la Den Gule Cottage a Klampenborg costruita dall’architetto Bindesboll. È del 1978 la sua partecipazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Parigi con il Billdestoffteather. Nonostante abbia continuato a lavorare e sperimentare tecniche differenti fino alla metà degli anni Novanta, Tano Pisano decide di non sottostare alle leggi del mercato e sceglie di realizzare opere d’arte solo per committenti selezionati, guadagnandosi da vivere con un mestiere altrettanto creativo quale quello della culinaria. Apre un piccolo ma raffinatissimo ristorante a Copenaghen, frequentato per la particolarità dei suoi piatti dalla stessa regina. Inquieto e curioso comunque non si ferma e si trasferisce in Francia, viaggia in Germania e arriva per caso sulle coste della Spagna settentrionale per trascorrere una breve vacanza ma, al momento di ripartire, cambia idea e sceglie la Catalogna come patria. Llafran, Palafrugell, Girona, Barcellona, diventano i luoghi delle sue ispirazioni ed esposizioni. Numerose personali si alternano tra la Spagna, Francia, Danimarca, Germania e Italia. Nel 2004 esegue il murale in ceramica al Grosse Eschenheimer Strasse di Francoforte e nello stesso anno inizia il lungo progetto, conclusosi nel 2006, della Cappella votiva nella Chiesa di Sant Martì a Parafrugell dove pitture, ceramiche, vetri, ferro battuto, sculture si fondono realizzando un ambiente di grande suggestione.
Nel 2007 è in Italia, prima al Museo Michetti di Francavilla al Mare (Chieti), nella collettiva Oltre l’oggetto: Morandi e la natura morta oggi in Italia e in seguito a Lucca, presso la Fondazione Ragghianti, con L’alibi dell’oggetto: Morandi e gli sviluppi della natura morta in Italia.
Nel 2011, come dicevamo, torna in Italia con la mostra “Peix”, che propone prima all’Accademia del Disegno di Firenze e poi alla Villa Paolina di Viareggio.
Quest’anno ha esposto a Matarò, vicino Barcellona, e Begur, nei pressi di Girona e di nuovo a Firenze, al palazzo Davanzati.