Stato di quiete

  • INNESTO

Informazioni Evento

Luogo
INNESTO
via Irnerio, 21 - 40126 , Bologna, Italia
Date
Dal al

Sabato 28 e Domenica 29 Gennaio 17:00-00:00

Vernissage
27/01/2017

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Corn79, Fabio Petani, Etnik, Mrfijodor, Livio Ninni
Generi
fotografia, collettiva, urban art
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Apertura del primo spazio di residenza artistica dedicato all’arte urbana a Bologna. In linea con il tema di “equilibrio” scelto quest’anno da SetUp Contemporary Art Fair, la prima mostra avrà come titolo: “Stato di quiete”.

Comunicato stampa

In occasione di SetUp abbiamo deciso di aprire le nostre porte e condividere la nostra passione dando vita al primo progetto di residenza artistica e spazio espositivo sull’arte urbana a Bologna.

Abbiamo pensato la nostra casa come base nel cuore della città per promuovere l’arte urbana e poter innestare progetti artistici, collaborazioni e creare una rete di scambio fra le realtà esistenti in Italia e all’estero.

La propensione all'arte urbana nasce dalla volontà di delineare un rinnovamento formale nello scenario artistico che restituisca valore alla rappresentazione in strada e alle sue sperimentazioni in galleria.

Come la pratica agronomica, Innesto si inserisce in un nuovo ambiente svolgendo diverse funzioni: alternativa, capacità di adattamento, resistenza, introduzione di “impollinatori”. Da qui la volontà di operare abbracciando il movimento che sta cambiando non solo l’aspetto urbano delle città quanto il modo di percepire e fare arte come naturale espressione della nuova società. e the font and color.

LA MOSTRA

In linea con il tema di “equilibrio” scelto quest’anno da SetUp Contemporary Art Fair proporremo, durante il weekend e per tutto il mese successivo, la mostra dal titolo “Stato di quiete”.

In fisica lo stato di quiete fa riferimento a un corpo non soggetto a moto; per l’occhio umano un corpo fermo, stabile, idealizzato in forme pure ed equilibrate. È necessario un lavoro di pulizia mentale ancor prima che estetica per poter appagare vista e animo attraverso l’immagine che, fine a se stessa, è incapace di parlare, risulta vuota.

Lo stesso processo di liberazione da elementi superflui e perturbanti è avvenuto per gli artisti de “Il Cerchio e le Gocce”, una crescita artistica nata negli anni '90 con i graffiti ed evoluta in una ricerca personale di perfezione e sintesi.

Corn79 | La sua è un'estetica moderna fatta di linee e cerchi volte a creare un sincretismo liberatorio per l'inconscio. Le sue linee sono riferimenti futuristici reinterpretati nelle leggi cinetiche care alla Optical Art che incontrano la forma perfetta per eccellenza a Pitagora e Platone, il cerchio. Un elemento chiave riconducibile alla religiosità dei Mandala o agli Yantra per poi addentrarsi nella scienza attraverso le onde di Bohm ed espandersi alla ricerca della forma perfetta.

Etnik | Considerato uno dei capisaldi del writing italiano ha fatto dei cubi e degli elementi fluttuanti la sua inconfondibile firma. Il suo lavoro nasce dalla passione per il lettering e si evolve in una ricerca in cui il contesto urbano svolge un ruolo fondamentale. La città, infatti, è un'ossessione presente nei suoi lavori sotto forma di lettere declinate in incastri architettonici sospesi nello spazio, in cui forme e particolari sono sintetizzati al punto da renderne a volte difficile la distinzione.

Fabio Petani | Da sempre attratto dalle forme astratte, le sue opere presentano “una disordinata armonia di linee, forme e volumi”. La sua ricerca analizza l'aspetto chimico e molecolare degli oggetti da cui nasce un lungo lavoro di ricostruzione degli elementi della tavola periodica che va via via intensificandosi di particolari fino a far emerge una complessità organica in evoluzione. Fondamentale la creazione di un legame con l'ambiente, lo spazio o il territorio in cui opera per realizzare una sorta di alchimia fra arte, chimica e spazio.

Livio Ninni | Fotografo specializzato in grafica multimediale, concentra il suo lavoro sull’arte urbana con un approccio documentaristico e artistico. Di recente sta realizzando un nuovo progetto sui luoghi abbandonati attraverso dei reportage che trasferisce su supporti di recupero trovati in loco o per strada grazie a una particolare tecnica a base di gel medium. Un lavoro di trasferimento dell’immagine che non si limita a fissarla su un nuovo supporto ma crea una percezione sinestetica verso l’essenza stessa del luogo, in uno scambio continuo fra immagine e materia.

MrFijodor | Libero da tecnicismi e orpelli, usa la linea in modo semplice ed essenziale dando vita a lavori di chiaro impatto visivo. Con il suo personale tratto è capace di riprodurre qualsiasi soggetto e forma conferendo leggerezza e uno stile illustrativo facili da fruire per tutti. Il suo, infatti, è un immaginario incredibilmente vasto e creativo che spesso lo porta ad affrontare con spontaneità tematiche di critica sociale o ecologica.