Snuff. Another lonely light

Informazioni Evento

Luogo
TWENTY14CONTEMPORARY
Via Luigi Mangiagalli 5, Milano , Italia
Date
Dal al
Vernissage
29/01/2015

ore 18.30

Artisti
Matteo Cremonesi, Enrico Smerilli
Generi
arte contemporanea, personale
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La galleria T14, inaugura la sua seconda esposizione con un progetto artistico inedito, presentato sotto il nome di SNUFF, un gruppo di sperimentazione visiva nato nel 2011 dall’incontro di due identità artistiche: Enrico Smerilli e Matteo Cremonesi.

Comunicato stampa

La galleria T14, inaugura la sua seconda esposizione con un progetto artistico inedito, presentato sotto il nome di SNUFF, un gruppo di sperimentazione visiva nato nel 2011 dall’incontro di due identità artistiche: Enrico Smerilli e Matteo Cremonesi.
Ponendo l'accento sul collasso e la commistione dei linguaggi visivi, l'operato del gruppo si concentra, attraverso alcune operazioni, sulla sperimentazione e sull'indagine delle nuove direzioni linguistiche ed estetiche, facendo un passo ulteriore: ovvero ponendosi un interrogativo sulle attitudini visive della società contemporanea, abituata a tale commistione di immagini/generi e di conseguenza sempre più inabile a soffermarsi sul particolare che costituisce l’immagine stessa. Proprio questa tendenza ad imbattersi in una riflessione sociale, rende questo progetto perfettamente in linea con la direzione intrapresa dalla galleria T14, in continua ricerca e ricognizione sul campo della realtà artistica più contemporanea.
JAPANESE/AMERICAN/LATINA LANDSCAPE è un progetto costituito da tre serie di fotografie ottenute da tagli fotografici di immagini pornografiche reperite in rete. Le opere suggeriscono informazioni su ambienti, forme e spazi, esasperandone le caratteristiche e le singolarità. Gli ambienti diventano oggetto di un osservazione convenzionale, anonima, ma capace di accentuare i diversi aspetti degli stessi, per poi tentare un'indagine tassonomica di genere, basata sui luoghi in cui il corpo pornografico si racconta nelle sue diverse prospettive culturali. La fisicità dello spazio, il racconto dell’ambiente e la presenza-assenza di elementi, vengono visualizzati a partire da ciò che viene trovato. L’attenzione è sconnessa, alterata, costretta dal taglio fotografico ad un continuo processo di omissione della figura umana. L’osservatore è così portato a riflettersi in nuovi elementi, che, nel loro insieme, costituiscono un altro soggetto visivo su cui porre attenzione e tramite il quale poter intuire e rilevare nuove coordinate narrative.