She Devil

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO STEFANIA MISCETTI
via delle Mantellate, 14 - 00165 , Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 16.00 alle 20.00

Vernissage
26/02/2014

ore 18,30

Artisti
Barbara Visser, Larissa Sansour, Malak Helmy, Mana Salehi, Payal Kapadia, Jeanne Susplugas, Kathryn Cornelius
Curatori
Elena Giulia Rossi, Manuela Pacella, Cristiana Perrella, Antonia Alampi, Dobrila Denegri, Pia Lauro, Orsola Mileti
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Sesta edizione della rassegna video She Devil che anche quest’anno, in continuità con le precedenti edizioni, accoglie numerose curatrici ed artiste internazionali, dalle più giovani alle più affermate, proponendosi così come una vera e propria piattaforma aperta a nuove e differenti esperienze.

Comunicato stampa

STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare la sesta edizione della rassegna video SHE DEVIL che anche quest’anno, in continuità con le precedenti edizioni,
accoglie numerose curatrici ed artiste internazionali, dalle più giovani alle più affermate, proponendosi così come una vera e propria piattaforma aperta a nuove e differenti esperienze.

SHE DEVIL, nome di un’eroina della Marvel e titolo del famoso film del 1989 di Susan Seidelman,
allude in modo giocoso allo spirito diabolico e bizzarro con cui l’esperienza artistica indaga
e attraversa il quotidiano.
I video, selezionati nel panorama artistico italiano ed internazionale, si focalizzano su una ricerca
al femminile, in continuità con le precedenti edizioni della rassegna, e mettono a diretto confronto diversi linguaggi e percorsi di indagine.

SHE DEVIL SESTO ha come tema la possibilità di riconquistare la capacità di immaginare, di anticipare, di inventare un futuro altro, non-definito, una sorta di resurrezione dell'immaginazione affinché qualsiasi potenziale idea o ideale diventi reale.
Uno spostamento tanto lieve quanto radicale del punto di vista presente rivolto al futuro potrebbe divenire un efficace strumento di battaglia per affrontare il tempo attuale
come punto critico di cambiamento.
Forse proprio alle donne dell’arte in questo momento si chiede di uscire allo scoperto
ed applicare la propria forza ed intuito per svelare nuovi percorsi, facendo forza
sulla sovversiva idea che la storia può essere cambiata, che i rapporti di potere
possono essere rovesciati, che si sceglie di ricordare ciò che alcuni possono ritenere
sia meglio dimenticare.